Ucraina, Siria e Statali: le prime pagine dei giornali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2014 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA

Il Corriere della Sera: “Statali, stipendi ancora fermi”. Non costruite un altro muro, editoriale di Franco Venturini:

All’est Vladimir Putin si sente davvero uno zar e non accetta che il suo impero perda pezzi, prima si annette la Crimea e ora manda avanguardie mascherate della sua armata a occupare l’Ucraina orientale. All’ovest l’Occidente condona tutto all’esercito di Poroshenko, anche il fuoco di artiglieria contro i centri abitati del Donbass, e la Nato fa rullare i tamburi predisponendo una forza di intervento che troverà già pronti, nei Paesi alleati dell’est, depositi di carburante e di armi. Bastano questi elementi di cronaca per fare della pre-tregua tra Putin e Poroshenko una buona notizia, malgrado i molti dubbi che pesano sulla sua tenuta: essa dimostra che qualche canale di dialogo è ancora aperto, che i grilletti contrapposti non hanno ancora completamente sostituito una diplomazia di pace molto invocata e poco praticata.
Perché il problema di fondo che dobbiamo porci è tanto evidente quanto drammatico: dove sta andando l’Europa che alcuni volevano fino agli Urali e altri fino a Vladivostok, quale strategia guida le mosse dell’Occidente? E ancora, in che modo possiamo placare la comprensibile ansia di Paesi che sono stati per secoli vittime predilette della Storia e ora si sono liberati dell’impero sovietico? Al di là dei nostri interessi che vengono fatalmente colpiti dalle contro-sanzioni russe, ci rendiamo conto che un conflitto di ben diverse proporzioni potrebbe scoppiare nel centro geopolitico del nostro continente, causato da un lato dal cinismo armato di Putin e dall’altro dall’inconfessato desiderio di farlo cadere per via economica?

La Repubblica: “Obama alla Nato: uniti contro la Jihad. Tregua in Ucraina, ma Kiev: un inganno”.

La Stampa: “Crisi, dall’Ue un aiuto all’Italia”.

Il Fatto Quotidiano: “Renzi taglia come Tremonti. E toglie soldi agli statali”.

Il Giornale: “Finiti i soldi per gli statali. Bloccati tutti gli stipendi”.