Urbano Cairo: “La Rai fa concorrenza sleale”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2015 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Urbano Cairo

Urbano Cairo

ROMA – “La Rai fa concorrenza sleale” accusa Urbano Cairo che poi lancia la proposta: “Se non si vuole fare come in Uk, con la Bbc senza pubblicità, potremmo fare come in Francia o in Germania, dove la pubblicità sulle reti pubbliche è consentita fino alle 20″. Urbano Cairo è uomo partito dalla pubblicità (Cairo Pubblicità è del 1996) e proprio sul tema advertising va giù duro, intervistato da Giovanni Minoli in un “Faccia a faccia” andato in scena ieri nella seconda giornata del Festival della Tv e dei nuovi media di Dogliani, in provincia di Cuneo.
“La Rai che gode già di un canone di 1.600 milioni dovrebbe cercare di vendere meglio i propri spazi. Negli ultimi tre anni ha ridotto il costo della pubblicità del 40% e questo è un fatto negativo perché fa male al mercato”. Insomma, senza troppi giri di parole, dinanzi alla richiesta di conferma dell’intervistatore, Cairo non retrocede, parlando di una Rai che sta “svendendo la pubblicità”. 

L’articolo di Andrea Biondi per Il Sole 24 Ore: Insomma un Urbano Cairo che può far sfoggio di una certa dote di fortuna? «La fortuna è importante, vale un buon 20%, che serve» replica divertito al Sole 24 Ore. Sul palco nel “Faccia a Faccia” con Minoli si parte poi dal “Grande Torino” e dal Torino attuale di cui è presidente, per arrivare a tutti i grandi temi. Del resto, se è vero come ha ricordato Minoli che in un’intervista Urbano Cairo ha dichiarato di riconoscere molto (se non tutto) delle qualità di una persona già al primo incontro guardandola negli occhi, è legittimo che la curiosità finisca ai piani alti di Rcs e su quello che ha visto nel riconfermato ad Pietro Scott Jovane. «Per ora vedo grandi perdite», risponde sorridendo, ma facendosi poi serio nel ricordare la situazione dei conti di Rcs di cui ha «il 4,6% e per il momento sto fermo lì. Qualora facessi acquisti li comunicherò ma non è detto che li faccia». Precisazione d’obbligo visto che Mediobanca ha ribadito l’intenzione di mettere la sua quota sul mercato. «Se Mediobanca venderà, i titoli andrnno al mercato. Io sto bene così». Niente scossoni però dall’uscita di azionisti storici come Mediobanca: «Credo che la compagine azionaria di Rcs abbia un suo punto di equilibrio».
Al di là di questo, Cairo anche ieri non ha mancato di far sentire il suo pungolo critico nei confronti della situazione finanziaria dell’azienda. «Rcs – ha detto – ha un debito finanziario di 482 milioni e covenant con le banche che dicono che non può superare i 440 milioni. Per recuperare i 42 milioni deve ritrovare una marginalità positiva».