Veronica Panarello copre killer di Andrea Loris Stival? Alberto Samonà su Libero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2014 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Veronica Panarello copre killer di Andrea Loris Stival? Alberto Samonà su Libero

Veronica Panarello copre killer di Andrea Loris Stival? Alberto Samonà su Libero (foto Ansa)

SANTA CROCE CAMERINA – Veronica Panarello sta coprendo l’assassino di suo figlio Andrea Loris Stival, ucciso a 9 anni a Santa Croce Camerina (Ragusa). L’atroce dubbio sarà venuto a più di una persona ma a metterlo nero su bianco è Alberto Samonà su Libero.

Scrive Samonà:

La domanda a cui i magistrati stanno tentando di dare una risposta è capire perché Veronica Panarello abbia mentito fin dal primo giorno su tutta la linea. Ogni elemento punta sulla madre, ma da una fonte investigativa si lascerebbe spazio a un quadro più ampio: «Il lavoro degli inquirenti sta andando avanti in modo spedito e si indaga su più direzioni».

Frasi che inducono a pensare che la mamma non sia l’unica persona su cui sono puntate le lenti d’ingrandimento degli investigatori e che potrebbero riservare sorprese e aprire scenari clamorosi.

Quindi Samonà dà sfogo ai dubbi che stanno aleggiando nella testa sicuramente di più d’uno:

Qual è la verità che le bugie di Veronica stanno coprendo? E se oltre a lei e all’unico indagato, l’ex dipendente Enel Orazio Fidone, ci fosse una terza persona fino ad ora rimasta nell’ombra? I riflettori puntati ossessivamente verso la donna potrebbero essere un’esca per stanare qualcun altro, aspettando, magari, un suo passo falso? Tutti quesiti sui quali per ora non c’è risposta.

Il giornalista ricostruisce i tasselli della storia che portano a dubitare di mamma Veronica:

Le versioni della venticinquenne su quella mattina del 29 novembre sono state clamorosamente smentite una dopo l’altra. Prima le telecamere hanno accertato che lei non ha mai accompagnato il figlio a scuola, poi gli orari che non combaciano, le fascette consegnate alle maestre ritenute compatibili con l’arma del delitto e infine, la sua auto immortalata quella mattina a pochi metri dal luogo dove poche ore dopo è stato trovato cadavere.

E ancora, i 36 minuti di “buco” durante i quali sarebbe rimasta a casa con Loris. E ieri la notizia di altre riprese video da cui emerge che la Volskwagen Polo di Veronica avrebbe impiegato 9 minuti a percorrere il tratto di strada vicino al Mulino Vecchio, che invece si percorre in 3 minuti. Pezzi di una verità ancora tutta da scrivere. E non può passare inosservato un altro particolare: ripetute conferenze stampa in questura a Ragusa e dichiarazioni ufficiali del procuratore capo Carmelo Petralia, avevano accompagnato le indagini dei primi giorni.

A Samonà non è passato inosservato lo sfogo del papà di Loris a poche ore dal delitto:

Come lo sfogo del padre a poche ore dall’omicidio, rivolto non si sa a chi: «Questa volta lo ammazzo». Un’affermazione, pubblicata prontamente dai giornali, ma subito smentita. E poi ancora l’altra frase di una zia, secondo cui gli Stival non fossero proprio una famiglia da Mulino Bianco.