Vittorio Feltri: “Salvini, adesso rivestiti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2014 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA
La copertina di Oggi: "Salvini desnudo"

La copertina di Oggi: “Salvini desnudo”

ROMA – Vittorio Feltri dalla pagine del Giornale critica il leader della Lega Nord Matteo Salvini dopo la foto a torso nudo – e con cravatta verde – pubblicata sulla copertina di Oggi.

“Alcune settimane orsono – scrive Feltri – prima delle regionali in Emilia che hanno visto un’affermazione della Lega, in tono scherzoso raccomandai a Matteo Salvini di rinunciare, almeno nelle comparsate televisive, al suo look abituale piuttosto trasandato”. E ora la foto su Oggi, scrive ancora Feltri “Un tonfo rovinoso per la sua immagine. Addirittura si è sbiottato davanti all’obbiettivo del reporter, e la fotografia che lo ritrae ignudo quale verme (dalla testa alla cintola) spicca sulla copertina di Oggi, rivista Rizzoli. Lo strazio estetico provocato dall’orrida istantanea è aggravato da una cravatta color verde padano con cui egli si è cinto il collo, forse per ricordare a tutti di essere ancora piazzato al timone del Carroccio”.

Salvini persiste, conclude Feltri, “forse provocatoriamente, nei suoi atteggiamenti stravaganti, e non escludo che la sua tenacia anticonformistica alla lunga, e magari alla breve, paghi in termine di suffragi.
Infatti una parte cospicua, e in crescita, della popolazione è talmente nauseata dagli inconcludenti politici di maniera che non mi stupirei se gradisse un leader pronto, per sottolineare le proprie diversità, a ostentare la peluria ascellare quasi che fosse un marchio di autenticità. D’altronde chiunque ricorda Benito Mussolini a torso nudo impegnato personalmente nella battaglia del grano. Certi cinegiornali ripescati in archivio lo hanno immortalato mentre maneggiava non fasci littori, ma fasci di frumento.
L’iniziativa del Duce, all’epoca, ebbe un successo notevole, tant’è che se ne discute ancora. Nel caso in cui Salvini desnudo dovesse mietere consensi nella stessa quantità del dittatore, ritirerei, scusandomi, ogni mio biasimo, dicendo che il fine giustifica i pazzi”.