Aids, oggi è la Giornata Mondiale: con i farmaci non si muore più ma la speranza è il vaccino a mRna

di Daniela Lauria
Pubblicato il 1 Dicembre 2021 - 16:26 OLTRE 6 MESI FA
Aids, oggi è la Giornata Mondiale: con i farmaci non si muore più ma la speranza è il vaccino a mRna

Aids, oggi è la Giornata Mondiale: con i farmaci non si muore più ma la speranza è il vaccino a mRna (Foto archivio Ansa)

Oggi, 1 dicembre, è la Giornata Mondiale per la lotta contro l’Aids. A 40 anni dalla scoperta dei primi casi, l’efficacia dei farmaci ha fatto miracoli: non si muore più di Hiv e gli effetti collaterali sono ridotti al minimo, ma resta aperta la sfida per trovare un vaccino che ci consenta di eradicare il virus entro il 2030, così come auspicato dall’Oms sei anni fa.

Gli occhi sono ora puntati sulla tecnologia a mRna che ci ha dato in tempi record i vaccini contro il Covid. Uno dei vaccini in fase di studio, seppure ancora agli inizi, vede impegnata proprio la statunitense Moderna. 

Aids, dal 1981 a oggi: i farmaci fermano il virus ma non lo eliminano

Dalla scoperta dei primi casi di Hiv, si stima che la malattia abbia colpito 78 milioni di persone nel mondo e che 35 milioni siano morte per malattie legate all’Aids. Solo in Italia la malattia ha mietuto 45mila vittime.

Roberto Cauda, direttore di Malattie Infettive al Policlinico Gemelli di Roma, spiega all’Ansa: “Dal 1981 anno in cui i primi casi di Aids sono stati segnalati, sono stati ottenuti risultati straordinari consentendo di trattare l’Hiv alla stregua di altre malattie croniche. Dalla disperazione dei primi anni si è passati alla speranza e oggi alla cura. Ma la lotta non è ancora conclusa”.

Lo sviluppo delle terapie antiretrovirali ha cronicizzato la malattia: al virus viene impedito di replicarsi e diffondersi nell’organismo, quindi di diventare fatale per il paziente. “Questo – spiega Gianni Sava, professore di farmacologia all’Università di Trieste e consigliere della Società Italiana di Farmacologia (SIF) – ha permesso di concentrare l’attenzione su terapie sempre più efficaci e meglio tollerate, anche se restano criticità a cui la ricerca sta cercando di dare risposta, come la diminuzione dell’efficacia nel tempo, l’insorgenza di resistenza e la tossicità”.

Le nuove formulazioni di farmaci a lunga durata d’azione, sono una risposta efficace e aiutano a superare il problema dell’aderenza alla terapia. Ma, diversamente da quanto fanno gli antiretrovirali contro l’epatite C, quelli per l’Hiv non riescono a eradicare il virus dall’organismo, aggiunge Sava, perché “agiscono solo sui virus replicanti attivati, non sui serbatoi latenti. Per questo la terapia dura tutta la vita”.

Aids, quanto manca al vaccino

Dopo tutti questi anni, a mancare è soprattutto un vaccino economico, efficace e sicuro. Sono stati testati una nutrita serie di candidati, basati su strategie diverse ma, spiegano gli esperti, rimane una sfida aperta. Una risposta è che la volontà politica e gli investimenti che hanno stimolato lo sviluppo del vaccino contro il Covid sono in gran parte mancati nella ricerca sui vaccini contro l’Aids.

Ma un’altra risiede nella complessità del virus. “L’Hiv muta molto più facilmente del Covid e quindi è più difficile generare gli anticorpi neutralizzanti che potrebbero prevenire l’infezione”, spiega Olivier Schwartz, capo dell’Unità virus e immunità presso l’Istituto Pasteur di Parigi.

Vaccino Aids, la speranza dall’Rna messaggero

Un aiuto potrebbe arrivare dalle tecnologie oggi in uso contro il Sars-Cov-2, ossia dall’utilizzo dell’Rna messaggero.”L’utilizzo delle piattaforme a mRna fatto sul Covid – ha detto all’Ansa Andrea Antinori direttore dell’UOC Immunodeficienze virali dello Spallanzani – aprirà nuove porte, potenzialmente interessanti per l’Hiv, ma per ora sono ipotesi o auspici”.

“Nonostante gli annunci fatti negli anni passati, è purtroppo una strada lastricata di insuccessi – precisa – L’unica piattaforma in sperimentazione sull’uomo è a vettore adenovirale, si attendono i dati, ma per ora non sembra stia dando grandi risultati: uno studio su donne africane è fallito, un altro su uomini europei e americani è ancora in corso”.

Aids, l’efficacia della Prep

In attesa del vaccino, l’attenzione si concentra sul testing e sulla prevenzione, “anche attraverso la Profilassi pre-esposizione (Prep), una terapia farmacologica che si sta rivelando molto efficace nel prevenire il contagio in soggetti a rischio”, precisa Antinori.

Quello che è importante, conclude Matteo Camporeale, vicepresidente della Croce Rossa Italiana, è che “non dobbiamo abbassare la guardia sull’Aids, perché, nonostante le diagnosi in Italia siano in calo, il numero dei contagiati tra i giovani cresce”.

Solo nel 2021 il Telefono Verde AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità ha ricevuto 6.219 telefonate da parte di utenti che hanno ricevuto consigli utili e indicazioni su dove effettuare il test.