Alessandro Magno ucciso dalla sindrome Guillain-Barré: 6 giorni in coma paralizzato, poi la fine

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Gennaio 2019 - 07:00| Aggiornato il 14 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Alessandro Magno ucciso dalla sindrome Guillain-Barré: 6 giorni in coma paralizzato, poi la fine (Foto Ansa)

WELLINGTON – Risolto finalmente il mistero della morte di Alessandro Magno? Precedenti teorie sostenevano che fosse deceduto per un‘infezione, per malattie legate all’alcolismo o per un omicidio, ma un nuovo studio ha concluso che il più grande condottiero dell’antichità è morto a causa della sindrome Guillain-Barré (GBS), probabilmente innescata da un’infezione batterica, che provoca paralisi senza perdita di coscienza finché non si entra in coma. 

Katherine Hall, della Dunedin School of Medicine presso l’ateneo neozelandese di Otago, spiega che la sindrome provoca la paralisi progressiva e Alessandro Magno prima di morire rimase paralizzato per sei giorni. 

“Il vero decesso di Alessandro è sei giorni dopo rispetto a quanto creduto in precedenza, la morte potrebbe essere il più famoso caso di pseudothanatos, o falsa diagnosi di morte, mai registrata”.

Secondo lo studio il leggendario re macedone morto a 32 anni avrebbe sviluppato febbre, dolori addominali, una progressiva paralisi simmetrica e ascendente e sarebbe rimasto cosciente fino a poco prima della sua morte.

Ad innescare la sindrome sarebbe stata un‘infezione da Campylobacter pylori, un Gram-negativo trovato per la prima volta nel 1977 in un’ulcera gastrica e che spiegherebbe peraltro i dolori addominali di Alessandro Magno. Anche il referto della pupilla fissa e dilatata sarebbe un altro indizio che non era morto.