Assente dal lavoro per “malattia”, a casa riceveva i clienti
E’ stata fissata per il prossimo 23 settembre l’udienza preliminare nel corso della quale un’impiegata della Prefettura di Treviso, accusata di truffa ai danni dello Stato, dovrà rispondere alle domande del Gup in merito ad assenze per malattia utilizzate, secondo l’accusa, per svolgere attività di prostituzione.
Secondo gli esiti investigativi l’indagata, che ha 54 anni e risiede nel trevigiano, avrebbe approfittato di un certificato medico in cui era documentato uno stato patologico che richiedeva sei mesi per essere guarito per dedicarsi, invece, a fornire servizi a pagamento di natura sessuale.
L’attività sarebbe stata reclamizzata in apposite pubblicazioni e si sarebbe svolta in un appartamento reso disponibile da un conoscente, ora indagato per favoreggiamento.