Aterosclerosi, un farmaco farà sparire le placche? La speranza dalla cisteamina
Pubblicato il 28 Ottobre 2021 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA
Basterà un farmaco per far sparire le placche dell’aterosclerosi? Lo fa ben sperare uno studio della British Heart Foundation, guidato da David Leake dell’Università di Reading e pubblicato sul Journal of American Association.
L’aterosclerosi è una condizione che porta al deposito di materiale grasso (ateromi o placche aterosclerotiche) all’interno delle pareti delle arterie di medie e grandi dimensioni, che determinano una riduzione o un’ostruzione del flusso sanguigno.
Il processo può portare all’infarto, quando si occludono le coronarie, o a ictus, se i vasi ostruiti sono quelli che irrorano il cervello. Secondo lo studio potrebbe essere fermato grazie ad una terapia antiossidante, che agisce sul colesterolo “cattivo” o LDL.
Aterosclerosi, la speranza dalla cisteamina
La terapia si bassa sulla cisteamina, normalmente impiegata per il trattamento della cistinosi renale, una delle tante malattie da accumulo lisosomiale. Il focus è sul lisosoma, una sorta di apparato digerente della cellula.
Gli scienziati hanno osservato come la cisteamina, accumulandosi all’interno dei lisosomi, riesca a bloccare il percorso di ossidazione del colesterolo cattivo, riducendo quindi anche le dimensioni delle placche sulla parete delle arterie.
Nei topi con aterosclerosi, si è visto che dopo il trattamento si è osservato un significativo calo (si va dal 32 al 56%) delle dimensioni delle placche sulla parete dell’aorta, in confronto agli animali non trattati.
Sempre grazie alla cisteamina le lesioni aterosclerotiche sono apparse più stabili e si è osservato un calo dell’infiammazione, che solitamente accelera il peggioramento.
Aterosclerosi, i numeri in Italia
In Italia ogni anno 130.000 persone hanno un infarto e il 20% di queste andrà incontro a un nuovo infarto entro dodici mesi.
Sei su dieci sono a rischio di un evento aterotrombotico. Per questo sono essenziali i controlli a distanza, specie in tempo di pandemia da Covid-19.