Cancro al pancreas, una speranza dalla nuova ricerca inglese con immunoterapia e ultrasuoni

di Caterina Galloni
Pubblicato il 13 Febbraio 2022 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Cancro al pancreas, una speranza dalla nuova ricerca inglese con immunoterapia e ultrasuoni

Cancro al pancreas, una speranza dalla nuova ricerca inglese con immunoterapia e ultrasuoni FOTO ARCHIVIO ANSA

Gli scienziati dell’Institute of Cancer Research di Londra hanno fatto un importante passo avanti nella lotta contro il cancro al pancreas. Grazie a un trattamento due-in-uno che potrebbe migliorare significativamente i tassi di sopravvivenza, migliorati di poco negli ultimi 50 anni. I ricercatori, secondo quanto riferisce The Independent, hanno combinato due trattamenti già utilizzati negli ospedali e li hanno testati sui topi.

Cancro al pancreas, la nuova ricerca inglese

Uno dei trattamenti è l’immunoterapia: coinvolge un farmaco che stimola il sistema immunitario così da combattere il cancro. Il farmaco blocca la proteina che impedisce al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali e in alcuni tipi di cancro ha avuto un grande successo. Ma il cancro al pancreas ha uno spesso strato esterno che impedisce al farmaco di penetrare nella barriera.

Il secondo trattamento prevede ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU) che fanno esplodere il tumore attraverso impulsi di onde sonore. Crea piccole bolle nelle cellule che rimbalzano vigorosamente e perforano la barriera protettiva consentendo al farmaco di agire efficacemente. I topi con cancro al pancreas che hanno ricevuto il trattamento combinato hanno vissuto il 25% in più rispetto a quelli trattati solo con HIFU e il 35% in più rispetto a quelli trattati solo con il farmaco. Hanno vissuto il 40% in più rispetto a quelli che non sono stati affatto trattati.

Cosa dicono i ricercatori

Il ricercatore Petros Mouratidis ha affermato che questo tipo di trattamento potrebbe offrire diversi mesi in più di vita ai pazienti. Ai topi hanno somministrato un solo trattamento dunque i ricercatori sperano che la terapia due-in-uno se somministrata come ciclo esteso, possa potenzialmente curare il cancro al pancreas. Se le sperimentazioni sull’uomo avranno successo, i trattamenti potrebbero essere utilizzati nel giro di cinque anni.

Mouratidis è inoltre ottimista sul fatto che il trattamento funzionerà in caso di ritardo nella diagnosi della malattia, il che è vitale poiché la maggior parte dei casi di cancro al pancreas viene diagnosticata solo quando il tumore è ormai diffuso nel corpo. Il cancro al pancreas spesso è difficile da rilevare precocemente poiché l’organo si trova in profondità dell’interno del corpo. Il paziente spesso non mostra sintomi fino a quando il tumore non è cresciuto e si è diffuso ad altri organi. Chris MacDonald, capo della ricerca presso il Pancreatic Cancer UK, ha dichiarato: “Sono necessarie ulteriori ricerche. Ma il potenziale di questa combinazione è entusiasmante e sottolinea l’importanza di testare metodi  innovativi”.