Cancro, ecco perché gli elefanti non si ammalano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2015 - 10:49 OLTRE 6 MESI FA
Cancro, ecco perché gli elefanti non si ammalano

(Foto d’archivio)

WASHINGTON – C’è un mammifero che si ammala più raramente degli altri di tumore: è l’elefante. E adesso si è scoperto il perché. Tutto dipende da un gene oncosoppressore, chiamato TP53, che svolge un ruolo protettivo del Dna e che si trova proprio negli elefanti in quantità notevole: loro ne hanno quasi una quarantina, gli esseri umani solo due.

Il mistero degli elefanti è stato svelato da uno studio dell’Huntsman Cancer Institute della University of Utah e dell’Arizona State University, che ha coinvolto anche il Ringling Bros. Center for Elephant Conservation.

Negli elefanti i ricercatori hanno trovato 38 ulteriori copie modificate (alleli) del gene che codifica per TP53. Gli esseri umani ne hanno invece solo due. Gli elefanti, inoltre, sono in grado di mettere in moto un meccanismo molto più robusto per uccidere le cellule danneggiate che sono a rischio di diventare cancerose. Un’attività che è il doppio di quella che può fare l’organismo umano sano, e fino a cinque volte superiore rispetto a quelle di persone con sindrome di Li-Fraumeni, che hanno solo una copia di TP53 e un rischio più alto di cancro del 90%.

Come spiega Adriana Bazzi sul Corriere della Sera, gli scienziati

“hanno preso in considerazione 36 specie di mammiferi, inclusi elefanti africani e asiatici, e hanno studiato, in laboratorio, il Dna dei loro globuli bianchi: in particolare hanno analizzato la sua capacità di resistere a stimoli capaci di danneggiarlo. E ovviamente hanno studiato l’incidenza della malattia in ogni specie. La prima cosa che hanno dimostrato è che la mortalità per tumore non cresce con l’aumentare della taglia dell’animale e nemmeno della durata della vita. Hanno, dunque, confermato il cosiddetto paradosso di Peto: già negli anni Settanta, infatti, l’epidemiologo inglese Richard Peto della Oxford University aveva notato che questa correlazione non esiste. (…) Nonostante la loro grande taglia, dunque, gli elefanti hanno una probabilità di morire di cancro del 4,8 per cento, mentre per gli uomini varia dall’11 al 25 per cento”.

Si tratta di una scoperta molto importante, perché, come ha spiegato il co-autore senior dello studio Joshua Schiffman, oncologo pediatrico dell’Huntsman Cancer Institute,

“La natura ha già capito come prevenire il cancro, sta a noi imparare come i diversi animali affrontano il problema, in modo da poter adeguare tali strategie alla prevenzione del cancro nelle persone”.