Cercasi 10mila fumatori. Esami gratis per diagnosi precoce di cancro al polmone

Pubblicato il 24 Settembre 2012 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – AAA cercasi 10 mila fumatori. A loro è rivolto il progetto Cosmos che offre gratis due esami fondamentali per la diagnosi precoce del tumore al polmone. Sui pacchetti di sigarette è scritto chiaro e tondo: “il fumo uccide” e “provoca cancro mortale ai polmoni”. Ma ciononostante il 70% dei tumori viene scoperto quando è già in fase avanzata. Con una diagnosi precoce 8 malati su 10 potrebbero salvarsi.

A lanciare l’appello è Umberto Veronesi sul quotidiano la Repubblica. Lo studio Cosmos, promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia e sostenuto anche dalla Fondazione Umberto Veronesi, mette a disposizione nuovi strumenti che associano le conoscenze dell’imaging (La Tac a basso dosaggio) con quelle molecolari (l’esame del sangue per la ricerca di marker biologici della malattia, microRNA e miRna). I due esami sono offerti gratuitamente per 5 anni a diecimila forti fumatori o ex fumatori.

Scrive Veronesi:

Capisco molto bene i fumatori perché ho fumato anch’io da giovane, come tutti i ragazzi della mia generazione. La sigaretta per noi era un premio e un piccolo segno di benessere: anche gli americani, oggi paladini della campagna antifumo, fino agli anni ’50 distribuivano sigarette ai loro soldati.

E quando gli alleati sbarcarono in Italia regalavano pacchetti a noi partigiani, insieme alle barrette di cioccolato, per celebrare la libertà.

Molti di noi hanno smesso quando si sono resi conto della gravità enorme dei danni da fumo. Ogni giorno in Italia muoiono 100 persone per tumore del polmone, la più grave malattia (ma non la sola) legata alla sigaretta. Come se quotidianamente un piccolo aereo si schiantasse al suolo. Nonostante quindi io sia contro il fumo in modo totale, capisco anche le resistenze mentali dei fumatori a smettere.

Per natura e per cultura, sono contrario a ogni forma di proibizionismo perché penso che gli avvertimenti allarmanti e i divieti, se non diventano auto-divieti ovvero scelte consapevoli, non solo non aiutano, ma possono essere controproducenti.

I fumatori, tuttavia, non vanno abbandonati dal sistema sociale solo perché hanno fatto una scelta sbagliata. Se è vero che la salute è un diritto e non un dovere, credo che la medicina abbia, invece, il dovere morale di proteggere la loro vita. Per questo ho voluto fortemente lo studio COSMOS, promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia e sostenuto anche dalla mia Fondazione, per la diagnosi precoce del tumore del polmone.

A rilanciare l’appello anche il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che in una nota afferma:  ”L’oncologia costituisce una delle priorità del Ministero della Salute che sta lavorando intensamente per offrire standard diagnostici sempre piu’ elevati a tutti i cittadini italiani, riducendo il gap esistente fra le diverse aree del Paese, anche grazie ad una sempre maggiore razionalizzazione della spesa sanitaria e alla lotta agli sprechi”.

”In questo grande impegno per la prevenzione e quindi per la salute delle nostre comunità – continua Bladuzzi – il Servizio sanitario ha bisogno di alleanze forti e autorevoli, e quella dell’Istituto Europeo di oncologia lo è davvero. Mi auguro quindi un’adesione massiccia alla ricerca dello Ieo.    Lo studio COSMOS ha l’obiettivo di coinvolgere fumatori ed ex fumatori per sottoporli a tac a basso dosaggio per individuare tumori in fase iniziale e dunque piu’ curabili.

”Lo studio – spiega Veronesi – è un’opportunità di vita e di salute per i fumatori. La sigaretta va combattuta con ogni mezzo e il nostro obiettivo è creare una società senza fumo. Ma il processo è lungo e complesso, come dimostrano le esperienze delle campagne antitabacco in tutto il mondo. In attesa di annullare il tumore del polmone e le altre gravissime malattie fumo-correlate eliminando la sigaretta – aggiunge l’oncologo – abbiamo scoperto e dimostrato che la diagnosi precoce del tumore polmonare e’ un arma efficace a nostra disposizione per salvare la vita a chi e’ ancora dipendente dalla sigaretta. E’ quindi  un dovere morale avvicinare fumatori ed ex fumatori agli esami che li possono proteggere. Ora contiamo che aderiscano in massa al nostro appello”.