Il cervello ha una data di scadenza: è scritta nell’ipotalamo

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 15:55| Aggiornato il 4 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Esiste una data di scadenza per il cervello, scritta nella regione chiamata ipotalamo, che scandisce l’invecchiamento e perfino la durata della vita. Il meccanismo descritto sulla rivista Nature e per il momento individuato nei topi, potrebbe aprire nuove strade sulla possibilità di controllare molte malattie legate all’avanzare degli anni. L’ipotalamo è quella struttura che si trova nella zona centrale compresa fra i due emisferi cerebrali, ed è considerata la parte più primitiva del cervello dei mammiferi e cruciale nel controllo di un grande numero di funzioni vitali, dalla fame alla sessualità.

Il gruppo dell’Albert Einstein College of Medicine di New York coordinato da Donsheng Cai ha scoperto che l’ipotalamo potrebbe anche essere la sede del programma che innesca il processo di invecchiamento. A far partire il programma è una sorta di interruttore molecolare, una proteina indicata con la sigla ”NF-kB” e finora nota come la ”guida” che aiuta le cellule a reagire agli stimoli negativi esterni, come stress, radicali liberi e raggi ultravioletti.

Attivare questa proteina significa ridurre il livello dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), che viene prodotto nell’ipotalamo e la cui riduzione corrisponde al declino delle cellule nervose. I ricercatori hanno dimostrato che aumentare il livello di questo ormone può aumentare la produzione di neuroni, rallentando l’invecchiamento. E’ la base per una futura strategia per poter controllare molte malattie legate all’invecchiamento.