Contro l’Alzheimer un aiuto dalle alghe marine

Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 21:03 OLTRE 6 MESI FA

Si chiama omotaurina ed è una molecola derivata da alcune specie di alghe marine ed ha la capacità di proteggere il cervello dall’invecchiamento patologico, in particolare tutela l’ippocampo, attraverso l’inibizione della proteina beta miloide e quindi rallenta il declino cognitivo nei malati di Alzheimer.

Questa molecola sarà disponibile in Italia a partire dal prossimo 15 novembre ed è stata prodotta dalla FB Health che l’ha presentata in occasione della proiezione del film di Pupi Avati ”Una sconfinata giovinezza” organizzata dall’Associazione malati Alzheimer e Auser.

L’omotaurina non è un farmaco ma un integratore ”che potrebbe essere prescritto anche dal medico di medicina generale – ha detto Francesco Bellini, fondatorare della FB Health -. Da uno studio clinico di fase 3 condotto su piùdi 2mila pazienti affetti da Alzheimer da lieve a moderato seguiti per 18 mesi è emerso che un trattamento con omotaurina riduce del 68% il rischio di restringimento dell’ippocampo, principale sintomo della malattia di Alzheimer”.

Lo studio consiglia l’uso di questa molecola oltre che come trattamento per l’Alzheimer ”soprattutto nei soggetti – ha proseguito Bellini – affetti da Mild Cognitive Impairment (MCI), cioè persone non dementi ma con deficit cognitivi evidenziabili ed un maggior rischio di sviluppare la demenza”.