Coronavirus, sintomi principali febbre e tosse. Le risposte di un medico di base

di Caterina Galloni
Pubblicato il 24 Marzo 2020 - 06:28 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, sintomi principali febbre e tosse. Le risposte di un medico di base inglese

Coronavirus, sintomi principali febbre e tosse. Le risposte di un medico di base inglese (Foto Ansa)

LONDRA – Tra fake news e continue informazioni sul coronavirus, spesso le persone piombano nella confusione totale. Nisa Aslam, medico di base britannico risponde ad alcune domande del Mirror, tratte dalle linee guida del SSN e dell’OMS, utili a fare chiarezza sul fronte sintomi, sui rimedi e cosa fare in caso di contagio.

1) Mi sento male. Come posso capire se sono stato contagiato?

“I due sintomi principali di cui preoccuparsi sono:

– Febbre: una temperatura elevata significa che al tatto il torace o la schiena sono caldi o comunque se la temperatura supera i 37,8°.

– Tosse: è continua, il che vuol dire tossire per più di una o tre ore oppure più attacchi di tosse in 24 ore.

Questi sintomi inizialmente tendono a essere lievi poi gradualmente peggiorano: di solito circa cinque giorni dopo il contagio ma potrebbero presentarsi anche 14 giorni dopo”.

2) Per quanto riguarda altri sintomi come mal di testa o mal di pancia?

“Nuovi rapporti dalla Cina e dall’Italia sostengono che alcuni malati confermati di COVID-19 hanno riportato anche i seguenti primi sintomi”:

– Problema respiratorio

– Estrema stanchezza

– Dolore persistente o pressione al petto

– Gola infiammata

– Mal di stomaco

– Naso che cola

– Mal di testa

– Dolori diffusi in tutto il corpo

– Perdita di appetito, gusto o olfatto

3) Posso assumere l’ibuprofene per alleviare i sintomi?

“No. Un articolo pubblicato la scorsa settimana sul British Medical Journal afferma che l’ibuprofene può prolungare o peggiorare gli effetti di un’infezione da COVID-19, per cui è bene evitare. Prendere due compresse da 500 mg di paracetamolo, ogni 4-6 ore, riposare a letto e bere molti liquidi.

4) Come posso abbassare la temperatura di mio figlio in modo sicuro in caso di febbre?

“Evitare, lo ripeto l’ibuprofene, che può peggiorare i sintomi, in particolare nei bambini. Far assumere il paracetamolo, la dose corretta è nelle istruzioni in base all’età e farli bere molto.

Per abbassare la febbre è bene far indossare ai bambini degli indumenti leggeri, non toglierli né fare bagni freddi o impacchi. La buona notizia è che il coronavirus nei bambini, finora si manifesta in modo molto meno grave”.

5) Per aiutare il corpo a combattere il virus è bene assumere la Vitamina C?

“La vitamina C aiuta a sostenere il sistema immunitario. Un recente studio ha scoperto che negli embrioni di pollo è stata d’aiuto a contrastare l’infezione da coronavirus. Altri studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione di integratori di vitamina C potrebbe ridurre il rischio di sviluppare polmonite. Tuttavia prima di poter affermare con sicurezza che è d’aiuto a combattere il COVID-19, sono necessarie ulteriori ricerche. Aggiungo che assumerla, sicuramente non fa male”.

6) Mi curo a casa e non ho voglia di mangiare. E’ giusto non forzarmi?

“La dieta ideale in caso di malessere deve essere varia, ricca di frutta e verdura fresca per fare il pieno di vitamine e minerali così da contrastare la malattia. Febbre e dolori possono provocare inappetenza e in questo caso bisogna bere molto. Successivamente, quando torna un po’ di appetito, iniziare con una dieta a base di alimenti semplici come toast o pasta”.

7) Sento continuamente parlare di gruppi “a rischio” e malattie pregresse ma cosa significa?

“Su sei persone contagiate, una si ammala gravemente e ha difficoltà respiratorie. Riguarda la fascia di persone con più di 70 anni e chi soffre di problemi come ipertensione, patologie polmonari, problemi cardiaci o diabete. Anche la gravidanza, il trattamento per il cancro o l’assunzione di farmaci immunosoppressori (come gli steroidi) potrebbero aumentare il rischio di complicanze più gravi”.

8) In caso di sintomi devo recarmi dal medico di base?

“Se i sintomi sono da lievi a moderati e le cure in casa procedono bene non bisogna andare dal medico, in farmacia o in ospedale. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dal virus senza bisogno di speciali cure.

9) Quando chiamare il numero verde dell’emergenza?

“Solo in caso reale di peggioramento dei sintomi o quando, dopo una settimana, non c’è miglioramento”.

10) Se sospetto di essere stato contagiato devo fare il tampone?

“No. Il tampone viene eseguito solo se i sintomi sono abbastanza gravi da essere ricoverato in ospedale”.

11) Se penso di essere stato contagiato a chi lo devo comunicare?

“Vanno informati tutti i familiari, amici e colleghi di lavoro con cui si è stati in contatto negli ultimi 14 giorni. Non va comunicato al medico di base né al numero verde d’emergenza”.

12) Come praticare in modo corretto l’autoisolamento?

“In caso di sintomi, le linee guida attuali sostengono che per sette giorni si deve stare in autoisolamento. Il che significa:

– Rimanere a casa

– Non andare al lavoro, a scuola o in altre aree pubbliche

– Non utilizzare i trasporti pubblici e i taxi

– Chiedere ad amici e parenti di farsi consegnare il cibo, medicine ecc.

– Non permettere alle persone di entrare nella propria abitazione.

13) Anche i familiari devono autoisolarsi?

“Sì. Per fermare la diffusione del virus dovrebbero rimanere in casa almeno 14 giorni, anche se non presentano alcun sintomo. Dopo 14 giorni, se nessuno presenta sintomi può tornare alla normale routine”.

14) Ho sintomi e vivo con una persona a rischio: cosa devo fare?

“Chi vive con una persona che ha più di 70 anni con una malattia cronica, un sistema immunitario indebolito o è incinta, dovrebbe cercare un altro alloggio. Nel caso non fosse possibile, è necessario rimanere il più lontano dalla persona.

15) Qual è il modo migliore per evitare di contagiare le persone che vivono nella mia stessa abitazione?

“Isolarsi in casa il più possibile, evitare il contatto ravvicinato con le altre persone. Rimanere in una stanza da soli, lavare regolarmente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, in particolare quando si è tossito, starnutito o soffiato il naso. Le superfici che vengono toccate più volte al giorno – come le maniglie delle porte, interruttori della luce ecc.- vanno disinfettate con candeggina diluita o uno spray contenente almeno il 70% di alcol”.

16) Devo indossare una mascherina?

“In generale, il SSN non consiglia le mascherine poiché non forniscono una valida protezione dal contagio. Tuttavia, in presenza di sintomi – come la tosse – una mascherina può essere d’aiuto a non contagiare i familiari o altre persone”.  

17) Quando non sarò più contagioso?

“Una volta scomparsa la febbre, dopo sette giorni non si dovrebbe più essere contagiosi ed è possibile tornare alla normale routine (anche in presenza di tosse). Ma se persiste la febbre è meglio essere cauti ed evitare il contatto con altre persone fin quando la temperatura non è tornata normale”. 

Fonte: Mirror