Covid, ci si può ammalare due volte? Nel Regno Unito cercano la risposta infettando volontari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2021 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA
Covid, ci si può ammalare due volte? Nel Regno Unito cercano la risposta infettando volontari

Covid, ci si può ammalare due volte? Nel Regno Unito cercano la risposta infettando volontari (Foto Ansa)

Ci si può ammalare due volte di Covid? E’ possibile una reinfezione da coronavirus Sars-CoV-2? Per capirlo l’Università di Oxford, nel Regno Unito, ha deciso di sperimentare un human challenge, un contagio intenzionale. 

Ci si può ammalare due volte di Covid? Lo studio

I volontari, che riceveranno un rimborso spese di 5.800 euro per restare 17 giorni in osservazione in isolamento in laboratorio, saranno 90 giovani tra i 18 e i 30 anni, tutti già guariti dal Covid.  

I volontari verranno esposti nuovamente al coronavirus Sars-CoV-2 attraverso una spruzzata nelle narici. Quindi resteranno in quarantena assistiti dai ricercatori. 

Obiettivo dello studio è capire se la seconda volta il Covid colpisca in modo più lieve poiché il sistema immunitario è in grado di riconoscerlo. Se così fosse sarebbe una svolta nella lotta alla pandemia. 

Un altro obiettivo è individuare le parti della memoria immunitaria che hanno un maggior ruolo nel proteggere dall’infezione da coronavirus, in modo da poter così sviluppare vaccini più precisi. 

Reinfezione da Covid: il nodo varianti

In particolare i ricercatori inglesi dovranno capire se sia più facile reinfettarsi con le varianti, in particolare la sudafricana e la brasiliana, dal momento che proprio da questi Paesi arrivano le maggiori segnalazioni di reinfezioni. 

Gli human challenge e il Covid preso due volte

Questo tipo di esperimenti viene eseguito raramente, in passato con virus lievi come quello influenzale. Ad oggi solo la Gran Bretagna li ha autorizzati per il Covid, per capire perché alcune persone che dovrebbero aver sviluppato anticorpi durante il primo contagio da coronavirus vengono reinfettate. 

In un primo momento il virus verrà iniettato in piccole dosi in 24 persone, fino ad arrivare in estate a 90 volontari infettati. Il coronavirus che verrà inizialmente utilizzato sarà quello con lo stesso ceppo di Wuhan, il coronavirus originario. Nel caso in cui i volontari, tutti sani oltre che giovani, si ammalassero, verranno subito sottoposti a terapia con gli anticorpi monoclonali.