Covid, quando finirà? A gennaio si rischiano i 100mila casi al giorno ma Omicron sembra essere meno violenta

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 24 Dicembre 2021 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA
vaccini foto ansa

Covid, quando finirà? A gennaio si rischiano i 100mila casi al giorno ma Omicron sembra essere meno violenta (foto Ansa)

La variante Omicron “nelle ultime due settimane si sta diffondendo progressivamente. In questo momento convive con la Delta, ma in prospettiva finirà per dominare, visto che è molto più trasmissibile. Il numero dei casi quindi è destinato a crescere ancora”.

A spiegarlo, in un’intervista a La Repubblica è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato tecnico scientifico. Secondo Brusaferro “si apre una fase nuova. Abbiamo fortunatamente una copertura vaccinale elevata, comunque migliorabile, e questo ci ha preservato e ci sta ancora preservando da conseguenze troppo negative. Però dobbiamo ritirare fuori quella che io definisco la nostra ‘cassetta degli attrezzi’ per contrastare il virus, e intanto cerchiamo di capire meglio come si svilupperà la variante”.

Brusaferro: “Avanti con la terza dose e misure comportamentali”

E dunque avanti con le terze dosi dei vaccini e attenzione alle misure comportamentali: usare la mascherina, evitare i sovraffollamenti rispettando il distanziamento, fare attenzione nell’aerare gli ambienti e nel lavarsi le mani. “In queste vacanze dobbiamo essere particolarmente attenti”.

Che Natale sarà? “Di prudenza, grazie alla quale possiamo trascorrere le feste con i nostri cari – risponde il presidente dell’Iss -. Dobbiamo essere attenti ai nostri comportamenti e consapevoli che la variante Omicron circola molto velocemente in Italia, proprio per non rinunciare agli affetti. L’augurio per tutti è di essere così, sereni ma attenti”.

“Impossibile stabilire una data di conclusione della pandemia” 

Della circolazione della variante Omicron parla in un’intervista a La Stampa anche Guido Rasi, consulente del generale Francesco Paolo Figliuolo ed ex direttore dell’Ema. “Abbiamo sempre ragionato come se stesse per finire, mentre siamo sempre più consapevoli che sia impossibile stabilire una data di conclusione della pandemia”.

Ancora Rasi: “La prospettiva non è necessariamente pessimista, ma la variante Omicron ci ricorda l’imprevedibilità della situazione“. Per Rasi, “la speranza è che arrivi una variante sufficientemente stabile ed evoluta da determinare un’ endemizzazione della pandemia e facilitare la vaccinazione globale”.

Quanto alla campagna vaccinale pediatrica afferma: “Meglio di quanto si pensasse. Molte famiglie hanno capito che non ci sono rischi reali. D’altra parte i dati americani sono spettacolari e in Italia procede tutto per il meglio. Il regalo di Natale da fare ai figli è vaccinarli”. E in merito alla vaccinazione nei Paesi africani dice: “Non è questione di brevetti, di profitti o di produzione, ma di logistica. Sul modello della campagna italiana, l’Oms dovrebbe trovare la forza di riorganizzare la distribuzione dei vaccini nei Paesi svantaggiati, in attesa di riuscire a produrli in loco”.

Ricciardi: “Booster vaccino protegge dall’infezione, Omicron sembra meno violenta”

Walter Ricciardi, presidente Federazione mondiale di Sanità Pubblica, ospite di ‘Buongiorno’ su SkyTg24 spiega che “il ciclo di base con due dosi protegge fortemente dalla malattia grave ma non dall’infezione, per cui è necessario essere rafforzati nella protezione dalla dose di richiamo. Proprio ieri è uscito uno studio che dice che omicron sembra meno violenta dal punto di vista della manifestazione clinica, ma per dire la parola fine su questo dobbiamo aspettare”.

“Ci muoviamo in un terreno dove ci sono comunque tanti vaccinati, ha proseguito, quindi prima di dire che è meno violenta dovremmo vedere quali sono gli effetti sulle persone non vaccinate, che nei Paesi occidentali sono una minoranza ma importante”.

“Rischiamo 100mila casi al giorno”

Per Ricciardi, infine, rischiamo 100mila casi al giorno, il picco – ha detto – non è stato ancora raggiunto e per i vaccini è necessaria la sospensione temporanea dei brevetti.

E a proposito dell’obbligo vaccinale spiega: “Il nostro Paese, senza l’obbligo vaccinale ha raggiunto una delle coperture più alte del mondo. Introdurre l’obbligo per tutti è una misura estrema e divisiva, necessaria per Paesi come l’Austria e la Germania che hanno una bassa copertura vaccinale. Noi dobbiamo continuare a insistere. Certamente ci sono alcune categorie, quelle a contatto con il pubblico, che con omicron diventano vettori, se non vaccinati. Di fatto tutte le operazioni a contatto con il pubblico dovranno prevedere prima o poi l’obbligo vaccinale”.

“Si vedrà con la crescita ancora incrementale, e a gennaio temo esponenziale, che dovremo adoperare tutte le misure necessarie e una di queste è sicuramente cercare di far sì che le persone che sono a contatto con il pubblico siano tutte vaccinate. Prevedo che a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi e quindi in quel momento dovremo fare il punto della situazione e vedere se dovremmo introdurre ulteriori misure”.