Covid vaccino: se non obbligo condizione per lavorare, entrare, girare

di Lucio Fero
Pubblicato il 26 Novembre 2020 - 10:03 OLTRE 6 MESI FA
Covid vaccino: se non obbligo condizione per lavorare, entrare, girare

Vaccino Covid 16% dice io no, 42% non si fida. E i morti? Sfigati (Foto d’archivio Ansa)

Covid vaccino: se non obbligo condizione per lavorare, entrare, girare. Magari una preghiera.

Covid vaccino: se non obbligo cosa allora? Solo un invito, una raccomandazione, magari una preghiera a vaccinarsi?

Conte: obbligo vaccino un po’ come il Mes

Conte presidente del Consiglio l’ha detto e più volte ridetto, a suo parere e volontà Covid vaccino non deve essere obbligatorio. L’ha presa larga Conte, come spesso ama fare, l’ha presa larga ed è rimasto al largo della questione. Però ha fatto capire a chi vuol capire, esprimendosi favorevolmente al “principio della non obbligatorietà”.

Insomma Conte ritiene non corretto obbligare al vaccino. Non corretto e soprattutto non praticabile. Calcola e pesa la mole non solo No Vax ma soprattutto quella degli esitanti. Moltiplica il tutto per le infinite eccezioni, resistenze, ricorsi giudiziari, teatrini di piazza e di tv, mobilitazioni social, sceneggiate politiche. E infine si ricorda Conte chi è e da dove viene: tra M5S e vaccini non è mai corso buon sangue, nella piattaforma culturale del MoVimento c’era in origine ben netta l’idea che vaccinarsi servisse solo alle case farmaceutiche. E nella scienza dell’uno vale uno c’è la domanda: chissà che c’è nei vaccini? Ovviamente ciascuno risponde per sé. Uno vale uno, quelli però che sospettano o sostengono vaccini siano trappola pericolosa nella percezione e cultura, nell’habitat ideologico M5S valgono nettamente di più.

Quindi nel no all’obbligo di vaccino, anche in caso di Covid vaccino, coincidono, anzi convergono fino a coincidere il Conte “democristiano” che sfugge l’ostacolo maggiore e il Conte M5S, con discreta prevalenza di quest’ultimo. La stessa linea di condotta, lo stesso stile di governo, la stessa valutazione delle forze in campo, lo stesso schierarsi alla fine di Conte sul Mes. E non è una coincidenza, è una coerenza.

Covid vaccino: 42 milioni di italiani vaccinati senza obbligo è il giorno del poi, l’anno del…

Covid vaccino, come tutti i vaccini per fare il suo lavoro, per farlo appieno il vaccino e il vaccinarsi non possono essere solo una scelta individuale. Altrimenti il vaccino, i vaccini, non farebbero parte della Sanità pubblica garantita e gratuita. E vaccinarsi, cioè rendere al virus impossibile o difficilissimo trasferirsi da un organismo umano all’altro, non ottiene lo scopo se si vaccinano in pochi. 

Virus, qualunque virus, deve trovare ponti crollati, strade interrotte, nessun luogo dove andare. Questo avviene se un vaccinato si muove in una comunità di vaccinati. Se nella comunità i vaccinato sono mettiamo la metà della popolazione, l’altra metà continua a far da ponte, strada e stazione per il virus che viaggia. Perché vaccinarsi funzioni per una comunità occorre una quota di circa il 70 per cento della popolazione vaccinata. In Italia 70 per cento della popolazione fa circa 42 milioni.

Come arrivi in Italia a 42 milioni di vaccinati senza obbligo di vaccino? La politica questa domanda non se la pone. E’ domanda troppo grossa per una politica debole ed è una domanda imbarazzante per la politica fatta solo di propaganda. Perché è una domanda concreta: come si arriva a vaccinare 42 milioni di italiani altrimenti il vaccino e il vaccinarsi ottengono in termini di salute collettiva molto molto meno di quanto possono e debbono?

Domande correlate e altrettanto concrete: si arriva a 42 milioni di italiani vaccinati senza obbligo di vaccino? E come? E in quanto tempo?

Vaccino obbligatorio no, vaccino inutile e sprecato no. Allora una sola strada.

Obbligo di vaccino no. Ma neanche vaccino sprecato perché il vaccinarsi lasciato alla sola buona volontà individuale. Allora non c’è che una sola strada per fermarsi di fronte a chi non vuole vaccinarsi ma non far mastodontico danno alla salute pubblica. E’ la strada è: vaccino non obbligatorio ma vaccino condizione per lavorare, entrare, girare.

Vaccino per lavorare: medici, infermieri, autisti di bus, taxisti, addetti al rapporto col pubblico negli esercizi commerciali, forze dell’ordine, insegnanti…Tutti coloro che nella professione o attività hanno per ruolo e compito il rapporto diretto col pubblico, coi clienti o vaccinati o spostati ad altri incarichi. Vaccino come condizione sine qua non per lavorare. Per molti lavori, tutti quelli che implicano contatti molteplici e diretti con il prossimo.

Vaccino per entrare. Non certo per entrare a casa propria e neanche in un supermercato a fare la spesa. Ma vaccino come condizione per entrare in un aereo, per entrare in una nave in crociera, in un’aula scolastica o universitaria.

Vaccino per girare il mondo. L’Australia si è già portata avanti, molti altri paesi lo faranno: per entrare bisognerà essere vaccinati.

Vaccino per lavorare, entrare, girare. Perché la scelta individuale di non vaccinarsi, se non può e non deve essere forzata dall’obbligo, tanto più non deve e non può diventare forzatamente una limitazione, una negazione, un contrasto esplicito alla scelta di vaccinarsi. Chi intende, chi vuole sottrarsi agli obblighi e vincoli del vivere in comunità stia dunque coerentemente fuori da alcuni momenti della vita comunitaria. Non è una punizione, è la condizione di reciproco sopravvivenza e rispetto tra vaccinato e non vaccinato. Altrimenti, senza obbligo di vaccino e senza limitazioni ai non vaccinati, verrebbe di fatto istituito l’obbligo ad esporsi e piegarsi ai rischi, volontà, capricci e virus dei non vaccinati.