Dal mal di testa ai calcoli renali. La classifica delle malattie più dolorose

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2017 - 10:43| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quali sono le malattie più dolorose? Quelle insopportabili con cui non vorremmo mai avere a che fare? Il Corriere della Sera ha stilato una classifica sulla base delle testimonianze dirette raccolte dai medici di base. Un mal di testa può essere più debilitante dei calcoli renali.

1.Cefalea a grappolo. Il più temibile dei mal di testa e ben più debilitante di un attacco di emicrania, la cefalea a grappolo produce un dolore acuto che di solito è concentrato intorno a un occhio o a un lato della testa e gli episodi si verificano per settimane o mesi.Non a caso è soprannominato mal di testa “da suicidio”: molti pazienti riferiscono di aver voglia di sbattere la testa contro un muro o trapanarsela.

2.Crps o Sindrome dolorosa regionale complessa o distrofia simpatica riflessa: è una condizione di dolore cronico. Può verificarsi in uno degli arti a seguito di traumi, anche una semplice distorzione: il dolore inizialmente localizzato si diffonde al resto dell’arto facentolo sentire “infiammato”. La cura: riabilitazione, farmaci e neuro-stimolazione.

3.Cistite Interstiziale. Il sintomo è un bruciore estremo localizzato nelle parti basse ed è una malattia cronica della vescica che causa dolore e frequente urgenza di minzione, fino a 60 volte al giorno. A differenza della comune cistite, causata da batteri e tristemente nota a molte donne, la cistite intestiziale è provocata da una vera e propria alterazione cellulare delle pareti della vescica. La cura consiste in una stimolazione del nervo e farmaci antinfiammatori.

4.Nevralgia del trigemino. Il dolore nervo trigemino coinvolge la faccia, tende ad essere lancinante, di breve durata e a concentrarsi sul lato destro del viso. E’ trattabile con farmaci anti-spasmo.

5.Nevralgia post-erpetica. E’ la complicanza più frequente dell’Herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio, causato dal virus della varicella. Colpisce il 10% dei pazienti dopo la scomparsa dell’Herpes: consiste in un bruciore ai nervi difficile da trattare.

6. Dolori oncologici. Alcuni tumori, specie se in fase terminale, possono procurare gravi dolori. Tra i peggiori da sopportare ci sono il cancro al pancreas, i tumori cerebrali e i sarcomi. L’unico rimedio sono cure palliative in base al tipo di dolore e di patologia.

7.Neuropatia periferica. La causa principale è il diabete: le punte dei nervi che arrivano alle dita delle mani o dei piedi possono danneggiarsi e innescare fastidiosi dolori. La cura è a base di farmaci anti-smasmo per calmare i nervi irritati o esercizio fisico per migliorare la circolazione

8.Mal di schiena cronico. Tutti prima o poi siamo costretti a fare i conti con i dolori del rachide. In 9 casi su 10 il recupero è abbastanza celere, ma nell’1% dei casi il dolore può diventare cronico. Si tratta di una condizione legata a traumi o lesioni più o meno gravi, come ernia o protusione delle vertebre. Ma in alcuni casi il fattore da non sottovalutare è proprio l’ansia.

9.Calcoli renali.Sono piccole aggregazioni di sali minerali, simili a pietruzze, che si formano nel tratto urinario. Il dolore acuto che procurano può propagarsi alla schiena, basso ventre, inguine. Il trattamento indicato è a base di antidolorifici e molta acqua in attesa della spontanea espulsione.

10.Neuropatia post-chirurgica. Può accadere che dopo un intervento, i nervi periferici sottoposti a stiramento o infiammazione rimangano danneggiati. Questa rara complicanza può comportare una perdita di sensibilità o dolore cronico e debolezza muscolare. Tecnicamente a scatenare i sintomi è un attacco del sistema immunitario contro gli stessi nervi: in teoria la condizione è curabile con farmaci immunodepressivi.