Diabete 2, dieta liquida a base di minestre e frullati può curarlo

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2018 - 06:56 OLTRE 6 MESI FA
Diabete 2, dieta liquida a base di minestre e frullati può curarlo

Diabete 2, dieta liquida a base di minestre e frullati può curarlo

LONDRA – Il diabete di tipo 2 potrebbe essere curato grazie a una drastica dieta a base di minestre e frullati, tutti a basso contenuto calorico. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] L’esperimento, pubblicato sulla rivista medica “Lancet“, è stato testato su 298 volontari in Gran Bretagna e Scozia. Quotidianamente, i partecipanti allo studio consumavano quattro pasti liquidi: minestre o frullati in polvere, da sciogliere in acqua, tutti da 200 calorie ciascuno e la giusta composizione di nutrienti.

La dieta liquida, che ha fatto perdere ai pazienti fino a 15 kg di peso, è stata poi sostituita con una solida. In base ai dati pubblicati il 46% dei pazienti che ha iniziato la sperimentazione è guarito un anno dopo, l’86% che aveva perso 15 chili o più ha visto scomparire il diabete di tipo 2 e solo il 4% è guarito con le terapie attualmente utilizzate.

La dieta liquida è messa alla prova in un documentario televisivo in onda su ITV: cinque uomini e donne con il diabete sono andati in una casa nel Sussex dove per otto settimane hanno consumato solo zuppa e frappé, scrive il Daily Mail. Alla fine del periodo di studio, due dei partecipanti erano in remissione e non dovevano più assumere i farmaci per il diabete.

Anna Morris, assistente alla direzione della strategia di ricerca e partnership a Diabetes UK, ha accolto con favore l’attenzione sulle diete ipocaloriche ma ha aggiunto: “Sono necessarie concrete prove nel tempo per capire quanto questo approccio nella pratica possa essere efficace”.

Il mese scorso i ricercatori di Oxford hanno scoperto che una dieta analoga di 800 calorie al giorno aiutava anche i pazienti obesi a perdere peso anche se non avevano il diabete. Hanno perso una media 9,5 kg, tre volte di più chi seguiva una dieta di sua iniziativa.