“Dispareunia”, l’ultimo tabù: far l’amore doloroso per una donna su 10

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2017 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
Far l'amore doloroso per una donna su 10: si chiama "dispareunia" l'ultimo tabù

Far l’amore doloroso per una donna su 10: si chiama “dispareunia” l’ultimo tabù

ROMA – “Dispareunia”, l’ultimo tabù: far l’amore doloroso per una donna su 10 . Che sia giovane, adulta o anziana, quasi una donna su dieci prova dolore mentre fa sesso. A fare luce su un problema molto comune ma ancora da molti ritenuto tabù è un indagine su quasi 7.000 donne inglesi pubblicata su An International Journal of Obstetrics and Gynaecology.

“Sono dati che valgono per tutti i paesi industrializzati e direi sottostimati, perché la dispareunia, è un problema di cui ci si vergogna molto. Invece, anche se non se ne parla, è un disturbo diffusissimo, soprattutto tra le donne in menopausa”, spiega Emmanuele Jannini, professore di sessuologia medica presso l’Università Tor Vergata e past president della Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità.

L’indagine è stata condotta dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM), University College London e il NatCen Social Research su donne di età compresa tra i 16 e i 74. Di quelle che hanno riportato di provare dolore durante il sesso (7,5%), un quarto aveva sperimentato sintomi frequentemente o ogni volta che aveva avuto rapporti sessuali negli ultimi sei mesi. Il problema in molte era causa di insoddisfazione sessuale e in alcuni casi anche sintomi depressivi.

Diverse le possibili cause. “Le giovanissime che sono agli inizi della loro vita sessuale potrebbero essere in tensione perché non si sentono del tutto a loro agio”, sottolinea Jannini. “Per altre il sesso doloroso potrebbe essere causato da problemi di salute, come infezioni sessualmente trasmissibili, motivi ormonali o patologie infiammatorie difficili da riconoscere”.

Infine, “per le donne in menopausa in genere è dovuto a secchezza vaginale. Finora la medicina non si era occupata di questo disturbo ma oggi abbiamo a disposizione farmaci efficaci, che agiscono come ormoni ma senza essere tali”. Qualsiasi sia il motivo, conclude l’esperto, “confrontarsi con un esperto può aiutare a trovare la via più semplice per risolvere il problema”.