Ebola, in arrivo nuovo test veloce: in 75 minuti ricerca materiale genetico del virus

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2014 - 22:27 OLTRE 6 MESI FA
Ebola, in arrivo nuovo test veloce

Ebola, in arrivo nuovo test veloce

ROMA – L’obiettivo ambizioso era individuare Ebola nel sangue di un potenziale paziente in modo rapido e in una fase molto precoce dell’infezione per minimizzare i rischi di contagio. Il risultato è che in poche settimane le aziende STMicroelectronics e Clonit in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” (l’ospedale romano in cui è ricoverato il medico di Emergency contagiato in Africa)  hanno realizzato un dispositivo portatile di analisi genetica che in meno di 75 minuti consente di identificare la presenza del virus ebola attraverso la ricerca del materiale genetico del virus. 

Un comunicato spiega come funziona il dispositivo e quali sono i passi successivi per applicare “sul campo” il nuovo test rapido:

Il dispositivo portatile si basa su una tecnica di biologia molecolare, il Real Time PCR. Il prossimo obiettivo è ottimizzare il test per impiegarlo con i soggetti a rischio, minimizzando i rischi di contagio durante la manipolazione del campione biologico e abbattere i costi.

Si apre così la strada a test diagnostici rapidi per ebola in primis ma anche per una molteplicità di virus, molto più diffusi di ebola. La soluzione, un prototipo di kit, è stata verificata con successo dallo Spallanzani secondo standard internazionali di comparazione. Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri, diluito fino ad un milione di volte.

L’elevata sensibilità consente quindi la rilevazione della presenza del virus già in una fase estremamente precoce della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio . Il metodo è basato sulla Real Time PCR (Polymerase Chain Reaction) ed è composto da quattro componenti fondamentali: – un estrattore, sul quale viene caricato il sangue da cui viene estratto l’RNA del virus; – un microchip in silicio delle dimensioni di un piccolo francobollo, sviluppato nei laboratori di Agrate Brianza e di Catania di STMicroelectronics, che funge da reattore in miniatura riproducendo, su scala micrometrica, l’intero processo di amplificazione e rivelazione genetica sul quale viene caricato l’RNA estratto, per essere poi retro-trascritto in DNA e amplificato secondo la metodologia della RT PCR; – i reagenti specifici messi a punto da CLONIT, che precaricati sul chip, permettono di eseguire una real time PCR Quantitativa (viral load) avendo a bordo tutti gli standard e i controlli richiesti dalle normative di controllo di qualità internazionali; – un lettore ottico portatile, sviluppato sempre nei laboratori di STMicroelectronics, che rileva la presenza del DNA del virus nel campione analizzato e invia i dati al PC che li elabora in forma grafica.

La rapidità e le dimensioni ridotte dello strumento può risultare molto utile in situazioni di urgenza e per la diagnostica “sul campo”. Ora i partner, in collaborazione con altri leader industriali del settore, hanno allo studio un sistema integrato capace da un lato di operare in un ambiente totalmente isolato dal personale che esegue l’analisi e dall’altro di portare a termine più analisi in parallelo e su un numero cospicuo di campioni. L’ottimizzazione dei tempi, unita alla portabilità, all’automazione e all’integrazione, consentirà di ridurre ulteriormente i costi e di avere un processo più efficiente con un intervento umano limitato al prelievo del campione, aprendo la strada a uno screening a costi contenuti e non solo per ebola.