ROMA – Arriva l’ecografia di ultima generazione, quella che non richiede il contatto con il corpo. Una nuova tecnologia che potrà essere impiegata soprattutto per i neonati e per gli ustionati. A svilupparla sono stati i ricercatori del Massachusets Institute of Technology che hanno inventato una nuova tecnica laser ad ultrasuoni.
La nuova tecnologia funziona così: un laser genera in remoto onde sonore che rimbalzano attraverso il corpo. Un secondo laser rileva in remoto le onde riflesse, che i ricercatori traducono quindi in un’immagine simile agli ultrasuoni convenzionali. Per la prima volta, secondo quanto si legge in una ricerca pubblicata su Light: Science & Applications, sono state generate nell’uomo le prime immagini di questo tipo.
I ricercatori hanno fatto ecografie agli avambracci di diversi volontari e hanno osservato le caratteristiche comuni dei tessuti come muscoli, grasso e ossa, fino a circa 6 centimetri sotto la pelle. Queste immagini, paragonabili agli apparecchi convenzionali, sono state prodotte utilizzando laser remoti focalizzati su un volontario a mezzo metro di distanza. “Siamo all’inizio di ciò che potremmo fare con l’ecografia laser”, afferma Brian W. Anthony, uno dei ricercatori principali dello studio.
Per la maggior parte delle persone, fare un’ecografia è una procedura relativamente semplice: un tecnico preme delicatamente una sonda contro la pelle, le onde sonore che vengono generate dall’apparecchio viaggiano e rimbalzano su muscoli, grasso e altri tessuti molli prima di ritornare alla sonda, che rileva e traduce le onde in un’immagine di ciò che si trova sotto.
Gli ultrasuoni convenzionali non espongono i pazienti a radiazioni dannose come fanno le radiografie e le tac, e generalmente non sono invasive. Ma tutto ciò richiede il contatto con il corpo di un paziente e ciò può essere limitante in situazioni di pazienti che non riescono a tollerare bene la sonda, come i neonati o gli ustionati. (Fonte ANSA)