Emergenza toilette: 2,5 mld di persone non ha il bagno in casa (1/3 del mondo)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2014 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Emergenza toilette: 2,5 mld di persone non ha il bagno in casa (1/3 del mondo)

Emergenza toilette: 2,5 mld di persone non ha il bagno in casa (1/3 del mondo)

ROMA – Emergenza toilette: 2,5 mld di persone non ha il bagno in casa (1/3 del mondo). Un abitante del mondo su tre non fa i bisogni all’interno della sua casa. Sono 2,5 miliardi di persone, concentrate nei paesi in via di sviluppo. Arretratezza culturale, miseria, scarsità di strutture sono alla base di questa che è un’emergenza sanitaria vera e propria, sebbene si consumi nella normalità quotidiana della vita delle persone. Un miliardo di persone è costretta a defecare all’aperto. L’assenza totale di servizi igienici fa morire di infezioni (la diarrea uccide un bambino ogni due minuti e mezzo), allontana dai luoghi dell’istruzione, provoca epidemie, dal colera all’epatite.

Il caso delle due cugine giovanissime rapite, stuprate e impiccate nelle campagne dell’Uttar Pradesh in India è emblematico: cercavano un posto tranquillo nei campi per espletare quelle funzioni che in Occidente riserviamo solo a luoghi deputati e nei quali ci si possa chiudere a chiave. Sono 650 milioni gli indiani che devono fare a meno dei servizi igienici essenziali, cui manca una semplice toilette. Parliamo di metà popolazione. Anche perché nelle campagne, spesso si considerano quei luoghi immondi a prescindere, perché affidati alle cure e alla pulizia dei disprezzati paria, la Casta degli Intoccabili.

Non deve stupire, quindi, che tra gli slogan elettorali del neo presidente Narendra Modi, sia circolato il quasi blasfemo (specie per un indù osservante come Modi) “toilette, non templi” che ricorda gli slogan anticlericali di successo qualche stagione fa in Italia (più case, meno chiese). La posta in gioco è altissima, non solo in India: il costo della mancanza di strutture sanitarie e di acqua potabile, calcolato dall’Onu per i Paesi poveri, è di 260 miliardi di dollari l’anno. La campagna lanciata dalle Nazioni Unite, “End Open Defecation”, non sarà la più elegante, ma come dice la parola stessa, è un bisogno indifferibile.