Emicrania, intervento mini invasivo per liberare i nervi che la scatenano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2015 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA
Emicrania, intervento mini invasivo per liberare i nervi

Emicrania, intervento mini invasivo per liberare i nervi

PARMA – Incidere piccole sezioni di muscoli nella regione occipitale e frontale del cervello per liberare i nervi che innescano l’emicrania. Questo l’intervento mini invasivo per curare l’emicrania dei pazienti che non rispondono alle terapie con farmaci o che hanno gravi effetti collaterali. La tecnica è stata messa a punto da Edoardo Raposio, della Sezione di Chirurgia Plastica del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Parma, e descritta nella rivista scientifica The Journal of Craniofacial Surgery.

La tecnica consiste nella sezione di piccoli muscoli situati nella regione frontale o occipitale con una sola incisione di pochi centimetri nel cuoio capelluto (e quindi nascosta dai capelli, quando presenti) e l’utilizzo di un particolare endoscopio, al fine di liberare dei nervi, la stimolazione dei quali va ad innescare gli attacchi di emicrania.

L’intervento è stato perfezionato da due anni nella ‘Chirurgia della Cute ed Annessi, Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica’ dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e viene condotto in anestesia locale ed in regime di one-day surgery (una notte di ricovero), dura circa due ore e le percentuali di successo (totale scomparsa dei sintomi o diminuzione importante della frequenza/durata/gravità degli attacchi) sono stati pari al 90% dei pazienti trattati.

L’emicrania affligge circa il 12% della popolazione, con una massima incidenza verso la quarta decade di vita, e colpisce più frequentemente il sesso femminile. Spesso di carattere ereditario, nei soggetti predisposti gli attacchi – che durano da alcune ore a diversi giorni – possono essere scatenati da vari fattori (fumo, stanchezza, stress, alcool e alcuni cibi), essere preceduti da alcuni sintomi visivi o sensitivi, e consistono in un dolore pulsante (di solito localizzato in un lato solo della testa) accompagnato da nausea, stanchezza ed ipersensibilità alla luce. Una patologia prostrante, invalidante e causa, fra l’altro, di numerose assenze lavorative. .