La misteriosa ondata di epatite virale nel Regno Unito sta colpendo i bambini di età inferiore ai cinque anni e per salvare la vita della piccola Lola-Rose, tre anni, il papà ha donato parte del fegato. Inizialmente i genitori di Lola-Rose Raine, di Gravesend, nel Kent, pensavano che i sintomi fossero dovuti a un virus addominale ma nei suoi occhi hanno poi notato una sfumatura gialla. Secondo quanto riferisce il Mirror, alcuni giorni dopo il ricovero al Darent Valley Hospital, il suo fegato ha iniziato a peggiorare e i medici sono stati costretti a metterla in coma indotto per rimuovere l’organo malato. Senza un trapianto, non ce l’avrebbe fatta.
L’epatite nei bambini e la piccola Lola
Il padre Alan, 27 anni, ha detto che era come “guardare letteralmente la nostra bambina morire davanti ai nostri occhi”. Così si è offerto come donatore e ha raccontato:” Se mi avessero detto che non sarei sopravvissuto all’intervento chirurgico ma lei ce l’avrebbe fatta, sarei comunque andato avanti”. A distanza di circa un mese dall’intervento Lola-Rose si è completamente ripresa e sarà dimessa dall’ospedale.
La piccola è uno dei circa 190 bambini nel mondo, compresa l’Italia, colpiti dall’epatite virale. Molti di questi, tra cui Lola-Rose, hanno subito un trapianto di fegato e almeno un bambino è morto, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La maggior parte dei bambini ha meno di cinque anni. I sintomi iniziali sono malessere e diarrea seguiti da ittero.
Gli esperti sospettano un virus e non hanno escluso il Covid-19
Tre casi su quattro nel Regno Unito sono stati collegati agli adenovirus, che di solito sono alla base delle malattie dello stomaco e del comune raffreddore. Ma può trasformarsi in epatite tra i pazienti che non sono in grado di combattere il virus