Epidemia morbillo spaventa Usa. Appello ai genitori: “Vaccinate i vostri figli”

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 4 Febbraio 2015 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
Epidemia morbillo spaventa Usa. Appello ai genitori: "Vaccinate i vostri figli"

(Foto LaPresse)

WASHINGTON – Almeno 102 casi di morbillo sono stati accertati dalla California a New York, ma sono centinaia le persone che potrebbero essere state esposte al virus. Una vera e propria epidemia che si diffonde dove ci sono bimbi non vaccinati: dalle scuole al parco divertimenti Disneyland. Nessun luogo è sicuro se una persona non vaccinata è esposta al virus del morbillo, che sopravvive nell’aria 2 ore ed espone al contagio il 90% delle persone non immunizzate.

Ma perché una malattia praticamente debellata torna a spaventare gli Stati Uniti? Sempre più persone diffidano dei vaccini e li evitano. Il risultato è un accorato appello di Tom Frieden, direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), la massima autorità sanitaria negli Usa, che ai genitori dice: “Vaccinate i vostri figli“.

Un appello che nei suoi diari aveva lanciato anche Roald Dahl, scrittore di “La fabbrica di cioccolato“, la cui figlia Olivia morì per un’encefalite causata proprio dal morbillo nel 1962. Appello in cui lo scrittore scrive chiaramente:

“I genitori che si rifiutano oggi di vaccinare i propri figli mettono a rischio la loro vita. In America, dove la vaccinazione è obbligatoria, la malattia è stata eradicata. Qui in Gran Bretagna, a causa del fatto che molti genitori rifiutano per ostinazione, ignoranza o paura, ci sono ancora centomila casi ogni anno”.

EPIDEMIA IN USA –  Le autorità sanitarie americane parlano di 102 casi accertati al 3 febbraio. Il 29 gennaio, appena qualche giorno prima, i casi erano 95 in 8 stati. Il virus colpisce bimbi e adulti senza distinzione, con l’età dei pazienti che va dai 7 mesi ai 70 anni, ed è il primo focolaio da decenni.

Di questi 79 casi sono stati registrati in California, mentre 52 sono il risultato dell’infezione scatenata al parco di Disneyland. Altri casi sono stati registrati in 14 stati, da Arizona, Colorado e Nebraska, a Oregon, Utah e Washington. Due casi anche in Messico e gli ultimi a New York: segno che l’epidemia si sta inevitabilmente diffondendo in tutti gli Stati Uniti.

In California, lo stato con più casi al momento, la paura è alta nelle scuole e 66 studenti della Desert Sands Unified School District non vaccinati ed esposti al contagio sono stati mandati a casa. I ragazzi non potranno tornare a scuola prima del 9 febbraio, cioè del periodo di incubazione per vedere se hanno contratto la malattia o l’esposizione al virus li ha immunizzati.

“VACCINATE I VOSTRI FIGLI” – Mentre alcuni politici repubblicani parlano di cancellare le vaccinazioni obbligatorie, e l’epidemia di morbillo dilaga proprio a causa di coloro che non sono vaccinati, il capo dell’autorità sanitaria per le malattie infettive, Frieden, lancia un accorato appello ai genitori.

“Quello che fate per i vostri bambini non ha effetti solo sulla vostra famiglia. Più ragazzini non vengono vaccinati, più rischi ci sono. Possiamo bloccare il morbillo come abbiamo fatto in passato, ma dobbiamo aumentare le vaccinazioni”.

D’altronde la preoccupazione di un’epidemia su vasta scala preoccupa e non poco Frieden, soprattutto per il fatto che il crescente numero di persone che non si vaccinano mette a rischio l’immunità di gregge, cioè quel potere che un gruppo di persone sane e vaccinate hanno di eradicare una patologia, evitando che infetti e si diffonda nella società. Per questo motivo Frieden, ma anche medici e genitori preoccupati per la sorte dei figli, si dicono preoccupati e lanciano il loro appello:

“Vaccinate i vostri figli. Siamo molto preoccupati, stiamo osservando un piccolo ma crescente numero di persone che scelgono di non vaccinarsi e di non vaccinare i propri figli. Una percentuale che cresce soprattutto tra bambini e adolescenti e che mette a rischio tutto il resto della popolazione”.

LA LETTERA DI ROALD – Se nel web il clima antivaccini cresce, sulla spinta dell’ignoranza, di convinzioni religiose o dell’immotivato e non dimostrato nesso tra vaccini e autismo, arrivano anche testimonianze di chi crede nei vaccini. Tra questi spicca la lettera di Roald Dahl, lo scrittore inglese di “La fabbrica di cioccolato”, che perse la figlia Olivia a causa del morbillo nel 1962, un anno prima che il vaccino fu lanciato.

La lettera di Dahl è apparsa dai suoi diari segreti, è datata 1988 e indirizzata agli abitanti di Sandwell, in Inghiterra, dove la vaccinazione dal morbillo non era obbligatoria. Scrive Dahl:

“All’inizio la malattia ebbe il suo corso normale. Poi una mattina le stavo mostrando come fare dei piccoli animali con degli scovolini da pipa, e quando venne il suo turno di farne uno mi accorsi che le sue dita e la sua mente non stavano lavorando insieme. In un’ora era priva di conoscenza e in dodici ore era morta”.

Olivia è stata stroncata da un’encefalite, per cui non c’era cura:

“Anche ora se un bambino ha la stessa complicazione di Olivia, non c’è nulla che possiamo fare per aiutarlo. D’altra parte oggi c’è qualcosa che i genitori possono fare per essere sicuri che questo tipo di tragedia non avvenga ai loro figli. Possono insistere affinché il loro figlio venga vaccinato contro il morbillo.

Io credo che i genitori che si rifiutano oggi di vaccinare i propri figli mettono a rischio la loro vita. In America, dove la vaccinazione è obbligatoria, la malattia è stata eradicata. Qui in Gran Bretagna, a causa del fatto che molti genitori rifiutano per ostinazione, ignoranza o paura, ci sono ancora centomila casi ogni anno”.

La lettera fu scritta nel 1988, un accorato appello che dopo 26 anni è più che mai attuale e risponde a chi teme i vaccini, ma non è cosciente dei gravi pericoli a cui espone non solo il proprio figlio e sé stesso, ma tutta la popolazione.