Estate 2021 vaccinati solo i vecchi: le Borse se ne sono accorte, la gente no

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 28 Gennaio 2021 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA
Estate 2021 vaccinati solo i vecchi: le Borse se ne sono accorte, la gente no

Vaccino AstraZeneca inefficace per gli over 65, azienda replica: “Dati completamente sbagliati” (Foto Ansa)

Estate 2021, nei tre mesi di giugno, luglio e agosto dovevano, secondo piano e calendario iniziale, essere vaccinati la totalità degli anziani (65-79 anni) e la gran parte degli adulti (30-65 anni). Sarà invece per giugno vaccinata in toto solo la quota di popolazione, non poca, che anagraficamente va dagli 80 anni in su.

Le dosi di vaccini disponibili danno per ora solo e soltanto la certezza di vaccinare fino a fine primavera i sei milioni e mezzo circa fra operatori sanitari e ottantenni, circa 14 milioni di dosi tra prima e seconda iniezione.

Estate 2021 e vaccini: i riflessi lenti della pubblica opinione

Pubblica opinione, riflessi lenti stavolta nel cogliere la notizia e quel che significa e comporta. Riflessi lenti della pubblica opinione e dei luoghi dove questa si forma, forse anche perché  la realtà che consegue al ritmo lento della vaccinazione non piace e non c’è miglior sordo…Di quel che succede e va a succedere se ne sono accorte le Borse e i mercati finanziari, hanno capito che il 2021 non sarà l’anno della guarigione dell’economia.

Il legame vaccini-economia

Borse e mercati sanno e stimano e calcolano. Sanno che tra vaccinazione effettivamente di massa e lavoro, reddito, produzione e consumi c’è stretto legame. E stanno stimando e calcolando che questo legame resta nel 2021 lasco nel primo semestre e non del tutto stretto fine a fine anno. Nel frattempo la tv, la politica, il gossip pubblico, la chiacchiera giornaliera parlano d’altro.

Calendario delle vaccinazioni

Fine gennaio ormai, quasi ultimata somministrazione prima dose ai circa 2,5 milioni di medici, lavoratori del comparto sanitario, ospiti e personali Rsa. Al netto del malignare sport nazionale che crede di poter contare 400 mila vaccinazione di imbucati, qualche migliaio di vaccinazioni di favore e amicizia c’è stato. relativamente poche, siamo Italia. Al netto delle bandierine No Vax troppo frettolosamente sventolate, tra il 10 per cento circa di sanitari e personale sanitario che non si è vaccinato i no vax sono pattuglia (sempre troppi). I più non potevano vaccinarsi ora per motivi sanitari (malattia, allergia…).

  • Febbraio-Marzo: seconda dose per i 2,5 milioni che hanno avuto la prima e a fine marzo inizio vaccinazione 4,5 milioni ottantenni più circa 500 mila con patologie a rischio. Quindi dieci milioni di dosi tra prima iniezione e richiamo. Se si va alla svelta si arriva a giugno, all’estate appunto.
  • Luglio-Agosto: inizio vaccinazione per circa 13 milioni di 60-79 anni di età. Fanno 26 milioni di dosi (forse meno se arriva nel frattempo vaccino mono dose). Se si va alla svelta e va tutto bene si arriva a ottobre.
  • Ottobre e oltre: inizio vaccinazione popolazione adulta. Quindi per l’obiettivo 70 per cento della popolazione vaccinata si slitta da settembre a “fine autunno” secondo ottimistica formula adottata da Arcuri. Fine autunno è novembre, Arcuri a novembre ha sommato un “confidiamo”. Insomma si scavalca l’anno, il calendario vaccinazioni scavalla il 2021.

La guerra dei vaccini

Non è facile capire e sapere davvero cosa accade. AstraZeneca annuncia taglio della produzione e forniture previsto nella misura del 70 per cento. Settanta per cento!? Tra un po’ annuncerà taglio del cento per cento? Come possibile, cosa c’è dietro? Si sospetta di dirottamenti di forniture che andrebbero là dove si paga di più. Di certo una vaccinazione su scala planetaria non è un pranzo di gala e neanche una fila ordinata. Enormi problemi logistici più enormi pressioni più un planetario spintonarsi in fila. Frizioni tra Ue e Gran Bretagna, frizioni tra Gran Bretagna e Usa, ricchi paesi arabi sospettati di scavalcare fila e contratti a suon di dollari, voglia in giro di vaccino anche russo o cinese se quelli “occidentali” non dovessero bastare…

Non basteranno, non per vaccinare tutti gli europei e tutti gli italiani entro il 2021. Tanto meno per assicurare all’Italia un’estate per così dire vaccinata. La prima estate libera, veramente libera e non incoscientemente libera, non sarà questa, sarà quella del 2022. Non ci va di capirlo, ma questa nostra renitenza a fare due più due della vaccinazione lenta non è saggia, potrebbe perfino aggiungere qualche guaio.