Eutanasia, in Francia si potrà: i medici aprono alla “sedazione terminale”

Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 11:10| Aggiornato il 28 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – I medici francesi aprono all‘eutanasia. Anche se al momento solo per casi eccezionali. Il consiglio Nazionale dell’Ordine dei Medici della Francia ha consentito per la prima volta la “sedazione terminale” dei pazienti in fin di vita che abbiano fatto “richieste persistenti, lucide e ripetute”.

L’Ordine invoca “un dovere di umanità” e riserva questa via a “casi eccezionali”, “agonie prolungate e dolori incontrollabili”.

L’eutanasia in Francia sarà ammessa nei casi di “richieste insistenti, lucide e ripetute della persona, colpita da una malattia per la quale tutte le cure sono diventate inoperanti e sono state avviate le cure palliative”.

Si potrà effettuare, però, solo di fronte a situazioni cliniche eccezionali, che siano state identificate come tali non da un solo medico, ma da una formazione collegiale”.

In Francia vige dal 2005 la legge Leonetti contro “l’accanimento terapeutico”, ma l’eutanasia resta illegale. Questa legge, sostengono i medici francesi, risponde alla maggior parte dei casi di fine della vita. Ma “non offre soluzioni a certi casi di agonie prolungate o con dolori psicologici e/o fisici che, nonostante i mezzi applicati, restano incontrollabili”.

Queste situazioni ”benché rare non possono restare senza risposta” scrive l’Ordine riconoscendo l’esistenza di ”situazioni eccezionali non prese in conto” dalla legge attuale. ”Una sedazione adatta, profonda e terminale praticata nel rispetto della dignità potrebbe essere immaginata, per dovere di umanità, da un collegio di cui bisognerebbe fissare  la composizione e le modalità di appello”.