Farmaci, le Regioni rimborseranno solo quelli meno costosi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2018 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
Farmaci, le Regioni rimborseranno solo quelli meno costosi

Farmaci, le Regioni rimborseranno solo quelli meno costosi

ROMA – Rimborso sì, ma solo per quelli meno costosi. Tra i farmaci con stessa indicazione terapeutica e parità di efficacia le Regioni infatti potranno rimborsare solo quello con il prezzo più basso. Tutti gli altri o caleranno i listini o non saranno più rimborsabili. Salvo che il medico motivi la necessità di somministrare la pillola più costosa. Un’operazione che varrebbe almeno 2 miliardi di euro secondo le stime dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che su alcuni prodotti equivalenti ha registrato differenze di prezzo tra il 20 e il 30%.

Nel testo presentato dalla ministra della Salute Giulia Grillo ci sono importanti passaggi sull’equivalenza terapeutica, cioè sulla possibilità di dare lo stesso prezzo di rimborso a farmaci diversi ma indirizzati alle stesse patologie e con gli stessi effetti. C’è poi la richiesta di promuovere l’uso dei generici, visto che gli italiani spendono un miliardo di tasca loro per comprare i farmaci di marca, e anche dei biosimilari, che stanno entrando sul mercato grazie alla scadenza dei brevetti dei biologici. Riguardo alla spesa per i farmaci ospedalieri, Aifa dovrà supportare le Asl nella contrattazione con l’industria e promuovere gare sovraregionali alle quali far partecipare anche le realtà locali più deboli, magari a causa dei piani di rientro.

In materia di farmaci generici, poi, il documento evidenzia: “L’incremento dell’utilizzo appropriato dei farmaci equivalenti è strettamente collegato alla sostenibilità della spesa sanitaria in generale e della spesa farmaceutica in particolare, con riferimento al sistema di rimborso a carico del Ssn nonché alla sostenibilità sociale a carico del cittadino, in relazione alla circostanza che la quota di spesa differenziale fra prezzo di riferimento a carico del Ssn e prezzo delle specialità di marca è posta per legge a carico del cittadino stesso. In tali termini, l’Aifa dovrebbe produrre un rapporto informativo dettagliato atto a individuare, anche su base regionale, le categorie di farmaci su cui si concentra la spesa dei cittadini, la relativa variabilità dei prezzi e le caratteristiche dei pazienti (ad esempio utilizzatori concomitanti di pochi/molti principi attivi differenti)”.