Fase 2, Ippolito (Spallanzani): “Sanificazioni? Meglio varechina che cattivo uso dei prodotti chimici”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2020 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA
Sanificazione fase 2, Ippolito (Spallanzani): No cattivo uso prodotti chimici

Sanificazione fase 2, Ippolito (Spallanzani): “No cattivo uso prodotti chimici” (Frame da Rai/Agorà)

ROMA – Attenti al cattivo uso dei prodotti chimici nelle sanificazioni per la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

A spiegare che l’uso della varechina diluita è il più sicuro ed economico per le sanificazioni è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma.

Intervistato ad Agorà, programma in onda su Rai 3, prende ad esempio la riapertura di palestre e piscine e spiega che troppi prodotti potrebbero provocare allergie.

Ippolito: “Non servono lampade e prodotti chimici”

Nel video pubblicato anche su Twitter, Ippolito dice: “Non vorrei che questa occasione si trasformi in un cattivo uso di prodotti chimici”.

E sottolinea che “l’uso di tutte queste sostanze chimiche farà venire allergie alle quali non abbiamo pensato”.

Per questo motivo, secondo Ippolito “non abbiamo bisogno di nuovi disinfettanti e nuovi sistemi come luci, lampade, ozoni e robot”, ma la varechina è più che sufficiente.

In particolare, il direttore scientifico dello Spallanzani ha fatto riferimento al piano delle sanificazioni per la fase 2 del governo americano.

Negli Stati Uniti infatti è stato redatto un manuale che invita all’uso di nuovi disinfettanti e nuovi dispositivi.

Tra questi alcuni esempi sono dispositivi a ozono, oppure lampade germicide a luce ultravioletta.

Ippolito: “Evitiamo spese inutili, basta varechina diluita”

Per Ippolito, l’uso di queste sostanze rischia solo di aumentare i danni alla salute e di diventare delle spese superflue per le attività commerciali. 

“Dobbiamo evitare che questa occasione si trasformi in un cattivo uso di prodotti chimici e macchinari che non servono a niente”, ha detto.

“Facciamo cose che ci fanno risparmiare”, aggiunge Ippolito, che poi sottolinea come ad esempio le piscine siano già disinfettate con il cloro, che è in grado di uccidere il virus. (Fonte: Rai, Twitter)