Febbre Dengue in Italia? Rischio c’è, colpa del cambiamenti climatici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2014 - 06:32 OLTRE 6 MESI FA
Febbre Dengue in Italia? Rischio c'è, colpa del cambiamenti climatici

Febbre Dengue in Italia? Rischio c’è, colpa del cambiamenti climatici

ROMA – La Dengue, malattia virale che può presentarsi anche in forma di febbre emorragica, potrebbe essere importata e stabilizzarsi in Italia, sulla costa adriatica nella valle del Po e nel Nord Est, in futuro a causa dei cambiamenti climatici. E’ lo scenario dipinto in uno studio presso l’Università della East Anglia e pubblicato sulla rivista BMC Public Health.

La Dengue è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Si tratta di una malattia acuta che può presentarsi in due forme distinte, la classica benigna (anche se può dare sintomi più o meno acuti ed è soprannominata per questo febbre rompi-ossa) e la dengue emorragica, molto più grave che può portare a ricovero e a possibili complicazioni a carico del fegato e del sistema nervoso centrale. Nei casi gravi si può arrivare allo stato di shock.

La malattia è endemica in gran parte del Sud-Est Asiatico, in Africa, in America Centrale e Meridionale, in Oceania. Gli scienziati hanno utilizzato dati climatici del Brasile, nazione dove Dengue è endemico, su densità delle precipitazioni, umidità e temperature ed hanno tenuto conto di previsioni sui cambiamenti climatici dei diversi paesi europei nel medio-lungo periodo.

Questi dati sono stati usati per stimare l’aumento dei casi di Dengue nei 27 paesi dell’Unione su vari periodi di tempo: 2011-2040, 2041-2070 e 2071-2100. E’ emerso che vi è un rischio alto di Dengue nel lungo periodo soprattutto in Italia, sulla costa adriatica, nella valle del Po e nel Nord-Est: l’incidenza della malattia potrebbe passare da 2 per 100.000 abitanti a 10 per 100.000.