Fertilità maschile, problemi per 1 uomo su 10: colpa dell’inquinamento

di Caterina Galloni
Pubblicato il 31 Ottobre 2019 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Fertilità maschile a rischio con inquinamento

Foto archivio ANSA

ROMA – Un uomo su dieci avrebbe problemi di fertilità ma quali sono le reali cause? Secondo gli esperti molte prove indicano che responsabili sono gli inquinanti chimici presenti nell’aria, nell’acqua e nel terreno.

Ma al contempo ci sono prove che gli stili di vita pre-concepimento dei genitori potrebbero influenzare la salute dei futuri figli, e persino la loro fertilità, e che i problemi potrebbero essere trasmessi attraverso lo sperma o gli ovuli con i cambiamenti nel DNA, noti come epigenetici.

Gli scienziati stanno scoprendo che il danno fisico dovuto a fattori ambientali o a cambiamenti epigenetici possano iniziare a svilupparsi nell’utero. Alastair Sutcliffe, professore di pediatria generale all’University College of London, attualmente sta studiando i dati di oltre 200.000 uomini esaminati dalla Human Fertilisation and Embryology Authority e ritiene che alla base dell’infertitlità maschile ci sia un problema di danno genetico prenatale.

“Lo stile di vita delle persone ha inevitabilmente un certo impatto sulla  fertilità ma penso che la maggior parte dei problemi risalga a quando erano ancora feti nell’utero materno” e ciò potrebbe incidere sulla salute. “Il genoma maschile, l’insieme completo del DNA di un uomo, è coinvolto tra il 10 e il 15% nella riproduzione”, afferma Sutcliffe.

“Se c’è un problema di tipo riproduttivo nel genoma, probabilmente è una finestra su ciò che sta accadendo con l’intero genoma di un individuo, per cui gli uomini sub-fertili potrebbero avere altri problemi di salute causati da geni problematici”.

Stanno emergendo infatti delle prove che collegano il danno precoce del DNA alla sterilità e alle successive gravi malattie degli uomini. Un recente studio pubblicato sul British Medical Journal ha riferito che gli uomini con problemi di fertilità hanno un rischio molto più elevato di contrarre il cancro alla prostata.

Lo studio, su oltre 1,2 milioni di uomini, condotto da ricercatori dell’Università di Lund in Svezia, ha scoperto che gli uomini diventati padri attraverso il trattamento della fertilità (fecondazione in vitro o iniezione di sperma direttamente nell’uovo) avevano molte più probabilità di sviluppare il cancro alla prostata rispetto a chi aveva concepito in modo naturale.

I legami tra sterilità e in seguito cattiva salute sono molto accentuati, ha detto Christopher Barratt, ricercatore di fertilità e professore di medicina riproduttiva alla Dundee University a Good Health: “Stiamo studiando la sterilità da molto tempo, ma solo di recente l’attenzione si è concentrata maggiormente sulla salute generale. I dati  indicano che se c’è un problema, statisticamente ci sono più alte probabilità di avere problemi di salute e un rischio maggiore di morte prematura”. (Fonte: Daily Mail)