Il padre fuma? Per il nascituro aumenta rischio di cancro e altre malattie

Pubblicato il 2 Luglio 2012 - 23:19| Aggiornato il 3 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Anche il padre che fuma, come la madre, mette a repentaglio la salute del proprio figlio che sta per nascere. Lo rivela una nuova ricerca secondo cui anche i padri che erano fumatori al momento del concepimento possono trasmettere Dna danneggiato, aumentando il rischio per i figli di malattie, tra cui il cancro.

La tesi è il punto di arrivo di uno studio portato avanti dai dell’University of Bradford in Gran Bretagna, i quali hanno scoperto che dei marker di danni al Dna contenuto nello sperma o nel sangue del padre al tempo del concepimento si ritrovano anche nel Dna della prole.

“Tramite dei biomarker molto sensibili – ha spiegato Diana Anderson, autrice dello studio pubblicato sul Faseb Journal – siamo stati in grado di determinare il ruolo dell’esposizione al fumo nei padri prima, dopo e durante il concepimento. Esiste una correlazione evidente tra biomarker del danno da fumo nei padri e danni al Dna dei figli. Anche se questo studio – ha aggiunto – non ha trovato un diretto collegamento, sembra abbastanza evidente che lo stile di vita del padre abbia una grande influenza sulla salute genetica del figlio”.