Herpes Zoster, +25% casi dopo la pandemia Covid. L’allarme della Siti

È questo l'appello che arriva da Michele Conversano, past-president della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Siti) e direttore del dipartimento di Prevenzione dell'ASL di Taranto nel corso del congresso Siti in corso a Padova.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2022 - 17:27 OLTRE 6 MESI FA
Herpes Zoster

Herpes Zoster, +25% casi dopo la pandemia Covid. L’allarme della Siti (foto ANSA)

L’Herpes Zoster “è una malattia che ha avuto, dopo il Covid, un aumento quasi del 25%. Quindi, come Società Italiana di Igiene invitiamo le persone sopra i 65 anni o chi ha patologie croniche a recarsi subito nei centri vaccinali, dal medico di medicina generale o nelle reti di patologia per chiedere di essere vaccinati, così da evitare sia la malattia che la complicanza più grave, ovvero la nevralgia post erpetica che può durare anche anni”.

Herpes Zoster, l’allarme della Siti

È questo l’appello che arriva da Michele Conversano, past-president della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Siti) e direttore del dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto nel corso del congresso Siti in corso a Padova.

Le altre malattie

Quella contro l’Herpes Zoster è una delle diverse vaccinazioni di cui gli igienisti hanno rimarcato l’importanza: non da meno, per esempio, è quella contro il Papillomavirus che “ha una platea sempre più allargata di indicazioni”, ha ricordato Giancarlo Icardi, membro del Gruppo di Lavoro “Vaccini e Politiche vaccinali” della SItI e Ordinario di Igiene presso l’Università di Genova. “È ormai appurato come questa vaccinazione sia efficace nel prevenire l’infezione da Papillomavirus – soprattutto dei tipi con più elevato rischio – che porta allo sviluppo dei tumori. Questo significa fare prevenzione primaria contro i tumori provocati dal Papillomavirus”.

Di grande importanza, secondo gli esperti, anche quella contro lo Pneumococco: “abbiamo lavorato tanto e bene nella fascia pediatrica, dobbiamo fare un ulteriore sforzo nella fascia degli adulti, anziani e dei gruppi con condizioni a rischio”, ha affermato Giovanni Gabutti, coordinatore del Gruppo di Lavoro Vaccini e Politiche Vaccinali Siti. “Solo incrementando le coperture vaccinali riusciremo a ottenere una prevenzione ottimale di questa patologia che ha dei risvolti clinici importanti con conseguenze severe e purtroppo anche con decessi”.