Ictus, in arrivo nuovi farmaci su misura

Pubblicato il 13 Aprile 2013 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Semaforo verde per i nuovi anticoagulanti orali per la prevenzione dell’ictus in chi soffre di fibrillazione atriale: stanno per arrivare anche nel nostro Paese, buon ultimo in Europa occidentale ad autorizzare la prescrizione di dabigatran, rivaroxaban e apixaban. Non manca il dibattito sul rapporto costo-beneficio, visto che la terapia con warfarin (la vecchia terapia) costa in media 0,05 euro al giorno mentre con i nuovi farmaci si arriva a 2 euro al giorno, soprattutto in questi anni di tagli.

Ma i medici stimano che con le nuove terapie si possa addirittura dimezzare i costi di gestione della malattia. Il vantaggio per i malati sarà quella di non doversi sottoporre ad esami del sangue frequenti, un dosaggio fisso, una probabilità bassa di interazioni pericolose con cibi e altri farmaci. Per dare loro una ”bussola” con cui orientarsi nel passaggio ai nuovi anticoagulanti orali l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita, in corso a Venezia, ha presentato il primo documento guida per la prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale e l’uso dei nuovi anticoagulanti orali.

Il documento dà indicazioni utili per la scelta del principio attivo più adatto per ogni tipo di paziente, sottolineando l’efficacia di ciascuno dei nuovi prodotti. ”Una terapia adeguata potrà aiutarci a contenere gli enormi costi correlati alla fibrillazione atriale, l’aritmia con il più alto tasso di ricoveri che comporta ogni anno ben 500.000 ospedalizzazioni per un costo totale di 2,8 miliardi di euro” osserva Francesco Bovenzi, presidente ANMCO.