Il pranzo un po' avvelena: dopo un'ora picco di trigliceridi

Pubblicato il 24 Maggio 2012 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 24 MAG – Il pranzo, ogni volta, 'ci avvelena' un po' e la pennichella puo' aggravare la situazione. Lo dimostra uno studio dell' Universita' di Reading (Regno Unito) di cui discuteranno gli esperti che parteciperanno all'80/o Congresso Europeo di Arteriosclerosi (Eas) che, presieduto da Alberico Catapano, si svolgera' a Milano da domani a lunedi' prossimo.

''Lo studio mostra – spiega Catapano, professore dell' Universita' di Milano che dall'anno prossimo sara' il primo presidente italiano dell'Eas – che un'ora dopo il pranzo si ha un picco di trigliceridi, che vanno dal 30 al 300% dei valori a digiuno, che e' dovuto agli acidi grassi liberi che vengono rilasciati dal tessuto adiposo, e che contribuisce a provocare un maggior rischio di malattie cardiache e problemi coronarici. Un effetto che e' piu' evidente nei soggetti anziani''. ''Ma si e' visto che le persone sedentarie hanno picchi piu' alti – aggiunge il professore – Chi invece fa almeno una camminata a passo svelto di 30 minuti al giorno (deve essere un esercizio aerobico, basato sulla durata e sulla resistenza, non sulla potenza muscolare) ha picchi meno alti di trigliceridi. Non solo, ma una moderata attivita' fisica dopo il pranzo (in luogo della pennichella) migliora i fattori di rischio associati alle malattie cardiovascolari. Questo vale – conclude – soprattutto per gli individui obesi o sovrappeso''.