Immunità coronavirus più forte nei malati di Covid non grave: lo studio sugli effetti a lungo termine

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2021 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA
Immunità coronavirus più forte nei malati di Covid non grave: lo studio sugli effetti a lungo termine

Immunità coronavirus più forte nei malati di Covid non grave: lo studio sugli effetti a lungo termine (Foto archivio Ansa)

L’immunità nei confronti del coronavirus rimane più forte nei mesi successivi al contagio se l’infezione non ha causato una malattia Covid grave.

L’immunità dei guariti che hanno avuto la malattia Covid in forma grave è invece ridotta a distanza di mesi.

Immunità al coronavirus più forte se si ha avuto Covid non grave

Lo indica uno studio condotto presso l’University of Texas Health Science Center a San Antonio e pubblicato sulla rivista PlosOne.

Gli esperti hanno confrontato campioni di sangue di due gruppi di pazienti guariti dal Covid ad uno e poi a cinque mesi dall’infezione.

Un gruppo si era ammalato gravemente e aveva avuto bisogno del supporto di ossigeno e della terapia intensiva.

Le differenze nella memoria immunitaria tra i guariti dal Covid 

Dall’analisi dei dati è emerso che a un mese dall’infezione ci sono differenze nella memoria immunitaria tra i guariti dal Covid grave e tra coloro che invece non si sono ammalati gravemente.

Questi ultimi presentano una maggiore concentrazione di cellule immunitarie specifiche contro la proteina Spike, i linfociti B di memoria.

Immunità al coronavirus più forte se si ha avuto Covid non grave: i risultati dello studio

A cinque mesi dall’infezione l’immunità scema in tutto il campione, ma gli esperti hanno osservato che nei guariti dal Covid grave la risposta immunitaria a cinque mesi è più disfunzionale rispetto a quella dei pazienti non gravi.

“La maggiore percentuale di cellule B associate a immunità a lungo termine nei pazienti non gravi – scrivono gli autori del lavoro – potrebbe avere conseguenze per la protezione dal rischio di re-infezione con il coronavirus Sars-CoV-2 e per la gravità di una eventuale malattia”.

I pazienti Covid più gravi, quindi, potrebbero essere più a rischio di reinfezione a distanza di mesi dal primo contagio.