Immunità di gregge, ne riparliamo nel 2022: ritardo vaccini fa un altro anno di virus

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 27 Gennaio 2021 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
Immunità di gregge, ne riparliamo nel 2022: ritardo vaccini fa un altro anno di virus

Immunità di gregge, ne riparliamo nel 2022: ritardo vaccini fa un altro anno di virus (Foto d’archivio Ansa)

Appuntamento al 2022 per l’immunità di gregge. Con i ritardi nelle consegne dei vaccini accade l’ovvio: slitta il
traguardo proprio dell’immunità di gregge. Per ottenerla serve che almeno il 70% della popolazione sia immunizzato. L’obiettivo era riuscirci dopo l’estate, ora l’asticella va riposizionata tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Con un autunno in più nel mezzo.

Entro marzo l’Italia avrà a disposizione meno di 14 milioni di dosi delle oltre 20 previste: 8,7 milioni di Pfizer, 1,3 milioni di Moderna e 3,4 milioni di AstraZeneca. Dosi con cui si potrà completare solo la prima fase del piano, quella che prevede le immunizzazioni di 2 milioni di operatori sanitari e ospiti delle Rsa iniziate a gennaio e ora alle prese con la seconda dose. Poi quelle di 4,4 milioni di over 80 e dei 400mila pazienti con patologie gravi.

Immunità di gregge, se slittano i vaccini…

Vaccinazioni, quelle degli over 80, che slitteranno di almeno 3-4 settimane rispetto al previsto – si doveva partire già in questi giorni –, con la previsione di concludere in piena primavera e non più entro il primo trimestre come previsto dal piano vaccinale presentato dal ministro Speranza. Piano che aveva diviso l’anno e la campagna di vaccinazioni in 4 fette di 3 mesi.

Nella prima andava immunizzato il personale sanitario, gli over 80 e i pazienti con gravi patologie, entro marzo quindi. Tra aprile, maggio e giugno avrebbe dovuto essere la volta degli over 60, della prima parte del personale scolastico e di altre categorie a rischio. Poi, nel trimestre successivo e cioè entro l’estate e quindi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, si sarebbe dovuta completare l’immunizzazione del personale della scuola oltre che dei servizi essenziali raggiungendo il 50% della popolazione, circa 30 milioni di persone.

Da lì il passo all’immunità di gregge sarebbe stato breve

Immunità che sarebbe arrivata, in poche settimane, raggiungendo il 90% prima di San Silvestro. Calendario che però è da rifare e, realisticamente, spostare in avanti di almeno un mese. Così facendo il prossimo anno di scuola comincerà con non tutti gli operatori vaccinati e l’obiettivo immunità rischia di sfondare il confine dell’anno. Questo contando sul fatto che non ci siano altri ritardi nelle consegne e nella distribuzione e che tutto funzioni senza più intoppi da qui alla fine.

“I ritardi sono insopportabili, imprevisti, inaccettabili – ha detto il ministro Roberto Speranza -, ma abbiamo la speranza di recuperare”. E la speranza ha il nome di altri due vaccini: quello di Johnson & Johnson, che potrebbe avere il via libera entro marzo, e quello tutto italiano Reithera, entrambi con l’enorme vantaggio di essere monodose. Entrambi, però, non ancora disponibili.