India, batterio killer uccide 58mila neonati: minaccia globale, non esiste cura
Pubblicato il 5 Dicembre 2014 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

(Foto LaPresse)
NEW DELHI – Un batterio killer ha ucciso solo nell’ultimo anno oltre 58mila neonati in India. Una vera e propria epidemia per cui non esiste cura e che potrebbe diventare una minaccia a livello globale. Il batterio è resistente a tutti i farmaci oggi a disposizione e per i neonati infettati la morte è quasi certa.
A lanciare l’allarme è il quotidiano New York Times, che riporta le parole di Vinod Paul, capo dei pediatri dell’Istituto indiano di scienze mediche:
“Ridurre le morti neonatali in India è una delle maggiori priorità di salute pubblica nel mondo. Se le infezioni resistenti continuano a crescere, sarà un disastro non solo per l’India, ma per il mondo intero”.
Neelam Kler, neonatologo di New Delhi, ha poi spiegato che fino a 5 anni fa
“infezioni del genere erano quasi sconosciute. Ora quasi il 100% dei bambini che arrivano da noi ha un’infezione multiresistente ai farmaci”.
Un problema molto serio in India, dove i batteri sono presenti nell’acqua, negli animali, nel suolo e persino nelle mamme.I piccoli infatti verrebbero infettati, secondo gli esperti, proprio nel momento della nascita al passaggio nei genitali materni.
Timothy Walsh, microbiologo dell’università di Cardiff, ha spiegato:
“L’uso incontrollato degli antibiotici, il pessimo stato igienico e il sovraffollamento, uniti alla mancanza di monitoraggio del problema hanno creato uno tsunami di resistenza agli antibiotici in India che si sta diffondendo in tutto il mondo”.
E questi super batteri trovati in India infatti hanno un codice genetico nuovo e si stanno diffondendo anche nel resto del mondo, dalla Francia e il Giappone all’Oman e gli Stati Uniti.