La morte l’ha sfiorata 10 volte in 19 anni: come Eriksen è ancora viva grazie al defibrillatore che ha nel petto

La  morte l’ha sfiorata 10 volte in 19 anni. Ma è ancora viva grazie al defibrillatore a forma di scatola di fiammiferi che ha nel petto.  

Il cuore di una madre di 63 anni insegnante in pensione di Duluth, Minnesota si spegne improvvisamente a causa di una rara patologia.

La donna soffre di cardiomiopatia ipertrofica (HCM), una malattia del muscolo cardiaco che colpisce in un caso su 500, causata da mutazioni genetiche trasmesse per via familiare. Un figlio di una persona affetta da HCM ha il 50% di probabilità di ereditare la patologia.

Quando nel 2003 le è stata diagnosticata, all’età di 44 anni, le è stato impiantato un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), un dispositivo che fa ripartire il cuore se smette di battere.

Di solito questi dispositivi vengono utilizzati solo una volta nella vita di un paziente, ma la donna è stata salvata 10 volte nell’arco di 19 anni.

Nei 19 anni successivi all’operazione che le ha impiantato l’ICD, l’ex insegnante ha sofferto per 10 volte di fibrillazione ventricolare pericolosa per la vita. Il suo ICD le ha dato la scossa, riportando il cuore al suo battito normale.

I medici del Tufts Medical Center di Boston, Massachusetts, hanno dichiarato che il suo caso dimostra la “potenza e la durata dei dispositivi” per preservare la vita.

L’ICD viene inserito chirurgicamente sotto la pelle, di solito nello spazio appena sotto la clavicola ed è collegato al cuore attraverso fili sottili.

Se rileva un ritmo cardiaco pericoloso, invia una serie di impulsi elettrici a basso voltaggio e ad alta velocità per cercare di correggere il ritmo stesso.

In casi estremi, agisce come un defibrillatore, inviando forti scosse elettriche per far tornare a pompare il cuore.

Anche il calciatore danese Christian Eriksen è stato dotato di un ICD dopo essere collassato quando il suo cuore ha smesso di battere per cinque minuti durante una partita dei campionati europei contro la Finlandia lo scorso maggio.

La CMI provoca un eccessivo ispessimento ed irrigidimento del muscolo cardiaco, rendendo più difficile il pompaggio del sangue dal cuore al corpo.

I sintomi principali sono mancanza di respiro, dolore al petto, palpitazioni e giramenti di testa, anche se la maggior parte delle persone affette non ne ha o ne ha pochi e vive una vita normale.

Lo stress, l’esercizio fisico, la caffeina o alcuni farmaci possono essere un fattore scatenante.

 

 

 

 

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