Lavarsi troppo fa male. Non solo dermatiti: Alzheimer, obesità, autismo…

Pubblicato il 22 Settembre 2012 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lavarsi troppo fa male: la prova sta nel cuore dell’Amazzonia, dove le popolazioni indigene hanno dato una lezione di biologia agli scienziati di Porto Rico. Non solo dermatiti, ma anche disturbi intestinali, obesità, allergie e autismo sono i rischi di una vita troppo “igienica”. Secondo una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Porto Rico, uno stile di vita occidentale, troppo improntato all’igiene e alla sterilizzazione, è nocivo per la nostra salute tanto quanto una scarsa igiene, perché indebolisce le barriere naturali poste a difesa del nostro corpo. Perciò giù le mani da saponi troppo aggressivi, detersivi e antibiotici se non volete intaccare l’equilibrio della vostra preziosissima flora batterica.

Dentro e sopra il nostro corpo vivono, infatti, miliardi di batteri che svolgono un ruolo fondamentale nel preservare la nostra salute. Ucciderli tutti non è salutare. I ricercatori di Porto Rico sono riusciti a socializzare con le popolazioni indigene della foresta pluviale e per questo sono riusciti a prelevare non solo campioni di feci ma anche tamponi biologici di mani, piedi, naso e bocca. Obiettivo, individuare la natura dell’originale flora batterica dell’uomo: quell’originale mix di microbi, non alterato dalla chimica, che potrebbe salvarci la vita.

I 200 campioni raccolti sono ancora sotto la lente al microscopio dei ricercatori ma i risultati finali della ricerca potrebbero indicare che uno stile di vita occidentale è dannoso per le colonie di microrganismi che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Martin Blaser, professore di Microbiologia alla NYU che ha partecipato alla spedizione amazzonica ha detto: “I nostri batteri non sono casuali, sono lì per un motivo. Con la loro scomparsa, la fisiologia umana sta cambiando” e con essa la nostra salute rischia di farsi più cagionevole.

E non è solo un fatto di dermatiti e alterazioni del mantello idrolipidico. Studi già effettuati su neonati, infatti, hanno dimostrato che se bimbi appena nati sono circondati da oggetti perfettamente puliti e sterilizzati a lungo andare non  sviluppano gli adeguati strumenti immunitari di difesa. Una recente ricerca, inoltre, ha certificato che se i bimbi fino ai 5 anni di etàvivono in ambienti troppo puliti e in case praticamente asettiche, con i mobili sempre tirati a lucido, non sviluppano gli adeguati strumenti immunitari e hanno molte più probabilità dei loro coetanei di ammalarsi.

E non è tutto: Uno studio condotto su 11.000 bambini pubblicato nel Journal of Obesity è giunto a conclusioni ben peggiori. Secondo i risultati, i bambini che sono stati trattati con antibiotici durante i primi sei mesi di vita hanno una probabilità del 22 per cento più alta di essere obesi all’età di tre anni. Così come molte persone affette da autismo presentano un tratto digerente e anormale. Uno studio della Columbia University ha esaminato la flora intestinale di 23 bambini autistici e ha scoperto che , nella metà di essi erano presenti batteri del genere Sutterella, estraneo al genere umano.

Per gli adulti le cose non sono più allegre, perché ci sono più di 25 diverse malattie e sindromi – che vanno dal morbo di Alzheimer e l’arteriosclerosi alla depressione e reumatismi – che sono stati collegati a una microflora anormale.

E allora, pare proprio che lavarsi troppo porti più problemi di quanti non se ne incontrino lasciando che il nostro corpo mandi un olezzo non proprio freschissimo. Per salvaguardare il proprio organismo e le proprie relazioni sociali è bene non eccedere con le quantità di detergenti, consumare yogurt probiotici e lasciare intercorrere almeno 4 ore tra un’abluzione e l’altra.