M5S, il morbillo non è anti sistema. Per favore, basta difenderlo

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 20 Marzo 2017 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA
M5S, il morbillo non è anti sistema. Per favore, basta difenderlo

M5S, il morbillo non è anti sistema. Per favore, basta difenderlo (foto Ansa)

ROMA – M5S, appello e preghiera a M5S: il morbillo non è contro il sistema, non è un alleato nella battaglia contro le caste. Perciò, per favore, basta difenderlo il morbillo. Per favore, M5S la smetta di dargli asilo e copertura.

La copertura al morbillo (copertura è il termine esatto purtroppo) è venuta in Parlamento quando in Commissione Affari sociali M5S ha chiesto al governo e al Ministero della Salute di “escludere che i casi riscontrati siano discordanti dal ciclo dei picchi della malattia…”. Cioè M5S ha intimato al governo e al Ministero di non spaventare la gente perché il morbillo, si sa, si presenta a cicli ogni tot anni e ogni tot anni fa registrare in certo numero di casi che sono i “picchi”. Ma “picchi” regolari, succede ogni tot anni, si sa.

Peccato che non si sa per nulla o almeno solo M5S in Parlamento (e forse anche altrove) crede di saperlo. Quello che si sa davvero è ben altro, anzi il contrario. Ranieri Guerra, lo scienziato (a meno che questa qualifica non sia sospetta) che si occupa della malattia e della sua prevenzione si vede costretto a dire semplicemente: “dire che è normale, che l’epidemia è a ciclo è una sciocchezza”.

Una sciocchezza scientifica e medica (a meno che la parola medico non risulti sospetta come quella di scienziato o immunologo). Un orecchiare e poi prendere brandelli dell’orecchiato per farci sopra un discorsetto ideologico/superstizioso. I picchi della malattia, nel caso in specie i picchi di contagio di morbillo che si registrano in Italia, si registrano e soprattutto si producono quando una quota rilevante della popolazione non è vaccinata.

Ed è questo quel che è accaduto in Italia, molti hanno abbandonato la vaccinazione anti morbillo, ritenendola inutile o addirittura pericolosa. Quindi la percentuale dei non vaccinati è salita fino e oltre il 5 per cento. Quindo l’agente del morbillo ha avuto spazio per muoversi tra la popolazione. Quindi il picco non è un’abitudine del morbillo, un rituale appuntamento con la malattia. E’ invece la conseguenza della scelta di non vaccinare, per nulla un appuntamento abituale, per nulla una ricorrenza innocua.

Sostenerlo vuol dire dare una mano al morbillo. Il che è certamente fuori dai pensieri e intenzioni dei parlamentari M5S. E allora per favore la smettano. L’obbligo ideologico e la superstizione militante di dar contro i vaccini non può essere più forte della responsabilità verso la salute del prossimo in carne e ossa. O no?