Marche, altri 4 casi listeriosi umana

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 05:40 OLTRE 6 MESI FA
Ancona, altri 4 casi listeriosi umana: allarme nelle Marche

Ancona, altri 4 casi listeriosi umana: allarme nelle Marche

MACERATA – Altri quattro casi di listeriosi umana sono stati segnalati tra Ancona e Macerata. Dopo i 17 casi segnalati nella regione Marche lo scorso maggio, ora le autorità sanitarie indagano per accertare se si tratti dello stesso ceppo batterico e quali siano i rischi per la salute.

Le nuove segnalazioni, due in provincia di Macerata, due in quella di Ancona, riguardano persone di età variabile da 52 a oltre 80 anni, tutte sofferenti di patologie precedenti o immunodepresse. Una donna del Maceratese, con un quadro clinico critico pregresso, è stata ricoverata in Rianimazione. Negli altri casi i sintomi sono più lievi.

“Stiamo attendendo i risultati degli esami di laboratorio per capire se sono legati al cluster con il ceppo isolato – spiega il dottor Giuliano Tagliavento, dell’Agenzia regionale sanitaria delle Marche -, ogni anno ci sono casi sporadici di questa malattia”.

Le indagini riguardano anche le possibili fonti di infezione: le Listeria è un batterio molto diffuso nell’ambiente, ubiquitario e ‘opportunista’, tollerato entro limiti fissati dalle norme europee anche negli alimenti; in condizioni normali è sufficiente un antibiotico per sconfiggere l’infezione, mentre può rappresentare un rischio per persone debilitate o immunodepresse.

L’Agenzia regionale sanitaria, i Dipartimenti di prevenzione dell’Asur e gli Istituti zooprofilattici sperimentali di Umbria-Marche e Abruzzo-Molise stanno cercando le cause dei 17 casi di Listeriosi umana (contro gli otto del 2014) registrati nel 2015 nelle province di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata.

Gli accertamenti condotti in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità e il Ministero della Salute, hanno consentito di identificare lo specifico ceppo di Listeria dei casi finiti nel mirino delle autorità sanitarie. Il medesimo ceppo è stato individuato in un alimento a base di carne, una ‘coppa di testa’, la cui produzione e commercializzazione è stata bloccata il 2 febbraio scorso. Al momento però non è stato stabilito un eventuale collegamento, in particolare con i due decessi.