Mascherine cinesi, una su due non protegge: i lotti a rischio dopo l’inchiesta di Gorizia

di Daniela Lauria
Pubblicato il 13 Aprile 2021 - 16:43| Aggiornato il 14 Aprile 2021 OLTRE 6 MESI FA
Mascherine cinesi, una su due non protegge: i lotti a rischio dopo l'inchiesta di Gorizia

Mascherine cinesi, una su due non protegge: i lotti a rischio dopo l’inchiesta di Gorizia

Allarme mascherine cinesi in Italia: una su due non protegge, secondo i dati raccolti dalla Guardia di Finanza di Gorizia che ha disposto il sequestro in tutta Italia di alcuni lotti non a norma.

Si tratta di mascherine di tipo Ffp2 e Ffp3, che dovrebbero proteggere più di una normale chirurgica. Ma secondo quanto riscontrato da due laboratori italiani, uno a Torino e l’altro a Milano, circa la metà di quelle importate dalla Cina, non proteggerebbe abbastanza dal rischio infezione. 

Mascherine cinesi, perché non funzionano

Secondo la procura di Gorizia, le evidenze riscontrate dai centri di ricerca confermerebbero che il filtraggio non sempre è sufficiente: il 50% dei Dpi analizzati non protegge chi li indossa, poiché avrebbero capacità filtranti fino a 10 volte inferiori agli standard.

La documentazione turca, con la quale è attestata la conformità delle mascherine alle direttive Ue, sarebbe contraffatta.

Mascherine cinesi, i lotti a rischio

Nello specifico ecco i lotti a rischio secondo la Procura di Gorizia:

  • Facciale Scyfkz N95;
  • facciale Unech KN95;
  • facciale Anhui Zhongnan;
  • facciale Jy-Junyue;
  • facciale Wenzhou Xilian;
  • facciale Zhongkang;
  • facciale Wenzhou Husai;
  • mascherine filtranti Wenzin della Tongcheng Wenzin;
  • mascherine Bi Wei Kang della Yiwu Biweikang;
  • facciale Simfo KN95-Zhyi-Surgika (quest’ultima con sede nell’Aretino);
  • facciale Wenzhou Leikang;
  • facciale Xinnouzi della Haining Nuozi Medical Equipement.