Nausee in gravidanza? Colpa del batterio dell’ulcera

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Marzo 2014 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Nausea in gravidanza? Colpa del batterio dell'ulcera

Nausea in gravidanza? Colpa del batterio dell’ulcera

TORINO – Nausee in gravidanza? Tutta colpa dell‘helicobacter pylori, il batterio dell’ulcera e della gastrite che può portare ad altre complicanze, anche gravi come l’aborto spontaneo o il parto prematuro. Gli scombussolamenti ormonali e immunologici che si verificano durante la gravidanza possono attivare l’infezione latente: ma oltre ad annunciare l’arrivo della cicogna, il batterio-sentinella potrebbe avere un impatto anche sulla salute del nascituro.

Lo dimostra uno studio dell’ospedale Sant’Anna e dell’Università di Torino pubblicato sul World Journal of Gastroenterology che potrebbe far luce su tanti misteriosi disturbi, anche gravi come l’aborto spontaneo o il parto prematuro, delle gestazioni più travagliate e portare a soluzioni adeguate.

Coordinati da Tullia Todros, Direttore di Ginecologia ed Ostetricia 2 universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, gli esperti hanno analizzato in modo approfondito la letteratura scientifica internazionale riguardante l’eventuale associazione tra questo batterio e le patologie della gravidanza, considerando non solo il possibile ruolo di Helicobacter nella nausea e vomito, tipici delle prime settimane di gestazione, ma anche il coinvolgimento del batterio in altre importanti patologie della gravidanza.

Fino a casi gravi di anemia da carenza di ferro, malformazioni fetali, aborto spontaneo, pre-eclampsia e restrizione della crescita fetale. La professoressa Todros spiega al quotidiano torinese La Stampa:

“Sono diversi i meccanismi attraverso i quali l’infezione da helicobacter pylori può avere un ruolo nei “disordini della gravidanza”. Questo batterio è ad esempio in grado di sottrarre ferro e vitamina B12, e la carenza di tali elementi può essere alla base dell’anemia sideropenica materna e di difetti del tubo neurale del feto, come la spina bifida.

[Inoltre] “L’infezione da batterio, provoca un’infiammazione e il cosiddetto “stress ossidativo”. Gli anticorpi dell’helicobacter sono in grado di reagire con gli antigeni localizzati nel tessuto placentare e sulle cellule endoteliali, provocando un danno cellulare che può essere alla base dell’aborto spontaneo, della pre-eclampsia e della restrizione di crescita fetale, contro le quali attualmente non c’è trattamento terapeutico”.

Ma se le complicanze sono incurabili, lo è invece l’infezione da helycobacter. Ecco che allora una diagnosi pre-gravidanza può essere utile a ridurne l’incidenza. Per questo i ricercatori sono già al lavoro per “la progettazione di un vaccino efficace al fine di evitare problemi di farmaco-resistenza e re-infezione”.