Non facciamo più dormire i bambini. Un’ora in meno del secolo scorso

Pubblicato il 15 Febbraio 2012 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

ADELAIDE (AUSTRALIA) – I bambini non  li facciamo più dormire come un secolo fa. Se nel 1897 dormivano poco più di 10 ore e 20 minuti a notte, oggi il riposo complessivo si è ridotto a 9 ore e 10 minuti. Lo rivela uno studio condotto da due ricercatrici australiane che hanno analizzato 218 studi clinici su bambini e sonno dal 1897 al 2009. Le studiose guidate da Lisa Matricciani hanno estratto i contorni di un fenomeno che procede inesorabile. Così in un secolo di tv e internet i bambini hanno perso il sonno.

Se si guarda alle fasce d’età si scopre che a ridurre le ore di riposo sono soprattutto gli adolescenti: 91 minuti in meno tra i 16 e i 18 anni. E tra le regioni amanti delle piccole ore ci sono Europa continentale, Stati Uniti e Canada. Mentre Australia, Gran Bretagna e Scandinavia hanno aumentato il tempo dedicato al sonno.

Tra i rischi maggiori c’è da considerare che dormire poco rende i bambini irritabili, gli impedisce di concentrarsi a scuola come negli sport. Ma c’è di più: la mancanza di sonno innesca anche uno squilibrio ormonale responsabile dell’aumento di appetito e dell’obesità.

Ma c’è anche lo scarto tra sonno reale e sonno ottimale. Se un secolo fa i medici raccomandavano che un bimbo di appena due anni, dormisse 16 ore oggi i consigli vanno dalle 11 alle 13,5 ore. E mentre nel 1933  si considerava che per un bambino di 5 anni fossero ottimali 12 ore, oggi ci si accontenta di 11. Sommando le raccomandazioni dei medici nel tempo, le ricercatrici hanno dimostrato che oltre al sonno effettivo è diminuito anche quello raccomandato: 37 minuti di ammanco è lo scarto medio di tutte le età, 71 minuti in meno il tempo non raccomandato.