Passaporto vaccinale come funziona? Modello fac simile del Lazio. In Cina già è operativo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2021 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA
Passaporto vaccinale come funziona? Modello fac simile del Lazio. In Cina già è operativo

Passaporto vaccinale come funziona? Modello fac simile del Lazio. In Cina già è operativo

Come funziona il passaporto vaccinale: si tratta di un certificato che consente di mappare e capire se una persona ha ricevuto il vaccino anti Covid oppure no. Il Lazio ha già un suo modello, un fac simile per vedere come sarà. Punta di rendere scaricabile il passaporto vaccinale entro due settimane.

Passaporto vaccinale, Cina primo paese al mondo a renderlo operativo

E’ la Cina a lanciare il primo passaporto vaccinale, con un programma appena attivato per consentire ai cittadini cinesi di viaggiare. Si tratta di un certificato digitale che mostra lo status vaccinale del soggetto con i risultati dei test e vi si può accedere attraverso la piattaforma social WeChat. Lo scopo del certificato è di “aiutare a promuovere la ripresa economica mondiale e facilitare i viaggi oltrefrontiera”, ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Al momento però tale passaporto vaccinale – che può essere anche cartaceo- è solo disponibile per i cittadini cinesi e non è obbligatorio

Come funziona il passaporto vaccinale

Seguendo il modello cinese, ma anche quello della Regione Lazio, si vede che sul passaporto vaccinale ci sono scritti nome, cognome e codice fiscale. C’è poi un codice Qr che consente alle autorità degli altri Paesi di ottenere le informazioni sanitarie dei turisti. Una volta ricevuto il vaccino viene rilasciato il codice per scaricare con i propri dati il passaporto vaccinale e ricevere così il codice Qr. Si tratta di quei codici che vengono letti con telefoni o iPad. In questo caso consentono di vedere e verificare se una persona ha ricevuto il vaccino oppure no.

Vedremo se in Europa sarà obbligatorio oppure no, al momento si sta discutendo sulla privacy. Infatti c’è chi dice che mettendo nome e cognome del vaccinato ci potrebbe essere una violazione dei dati personali. Quindi al momento non si sa ancora se bisognerà farlo per forza dopo il vaccino e il grande dibattito è quindi incentrato se renderlo obbligatorio opure no, almeno per tornare a viaggiare in altri paesi.