Paternità: con un test del sangue possibile saperla all'ottava settimana di gravidanza

Pubblicato il 25 Giugno 2012 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 25 GIU – Per conoscere la paternità del figlio che si porta in grembo, nel caso si avessero dei dubbi, ora c'è un esame del sangue in grado di determinarla già all'8-9/a settimana di gravidanza, senza bisogno di procedure invasive che possono causare un aborto, come l'amniocentesi o l'esame dei villi coriali. Un test affidabile e' stato sviluppato da un'azienda americana della Columbia, come spiega il 'New England Journal of Medicine'.

Il test richiede un campione di sangue della madre e uno del potenziale padre. Generalmente il tasso di discrepanza, quando il padre presunto non e' quello biologico, varia dallo 0,8% al 30%, con una media del 3,7%.

''Non ho dubbi che questo tipo di test funzionino clinicamente – spiega Mark Evans, professore della Mount Sinai School of Medicine e specializzato in test di paternita' – Analizzano infatti i frammenti di dna del feto presenti nel sangue materno in piccole quantita'. Lo stesso approccio e' usato anche per determinare, in modo non invasivo, il sesso del feto o se ha la sindrome di Down''. Il test in questione e' stato in grado di distinguere correttamente il padre biologico da un altro scelto a caso in 30 casi. Cifre piccole, secondo gli esperti, che cercano di non farsi trascinare troppo dall'entusiasmo, e che mettono in guardia dal rischio che test del genere possono generare controversie che possono portare all'aborto.