Pfizer, seconda dose a 21 o 42 giorni? L’azienda dice 21. Locatelli 42
Pubblicato il 12 Maggio 2021 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
Richiamo Pfizer a 21 o 42 giorni? Il Governo vuole allungare i tempi del richiamo per aumentare i vaccinati con la prima dose. Pfizer, l’azienda produttrice del vaccino, dice 21: “Come azienda biofarmaceutica che lavora in un settore altamente regolamentato, la nostra posizione è supportata dal riassunto delle caratteristiche di prodotto e dall’indicazione concordata con le autorità regolatorie sulla base dei dati del nostro studio di fase 3 effettuato con 2 dosi a 21 giorni di distanza”.
Pfizer, seconda dose a 21 o 42 giorni? L’azienda dice 21. Locatelli 42. Ecco le parole del presidente del Comitato Tecnico Scientifico
Franco Locatelli, ovvero il presidente del Comitato Tecnico Scientifico, difende la linea dei 42 giorni:
“Da medico le rispondo in maniera molto chiara. L’intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi ai 42 giorni, non inficia minimamente l’efficacia dell’immunizzazione e ci permette di somministrare molte più dosi di vaccino”.
“Capisco – ha proseguito – che chi lavora nell’industria abbia atteggiamenti protettivi rispetto agli studi condotti e questi principalmente riguardavano l’intervallo di 21 giorni ma poi gli studi sulla vita reale ne hanno mostrato efficacia anche con intervallo a 42 giorni”.
Pfizer, seconda dose a 21 o 42 giorni? L’azienda dice 21. Locatelli: “Prolungare l’intervallo”
Dobbiamo quindi per Locatelli “prolungare per quanto possibile l’intervallo tra le due somministrazioni senza andare a inficiare efficacia: 42 giorni di distanza per vaccini a mRna e a 12 settimane per vaccini a vettore adenovirale sono gli intervalli di tempo che ci mettono in sicurezza”.