Riorganizzazione della Croce Rossa approvata in Cdm

Pubblicato il 28 Giugno 2012 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 28 GIU – Su proposta del ministro della Salute Balduzzi, il Consiglio dei ministri riunitosi questa mattina ha approvato in via preliminare, per essere immediatamente trasmesso al parere delle Camere, uno schema di decreto legislativo per la riorganizzazione della Croce Rossa italiana.

La riorganizzazione, che segue i principi della semplificazione, economicita', efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, mira a quattro obiettivi: 1)valorizzare l'attivita' dei volontari della CRI; 2)garantire un assetto della CRI piu' corrispondente ai principi di autonomia e indipendenza del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; 3)completare il risanamento della gestione; 4)modulare il contributo pubblico alla CRI agli obblighi di servizio, favorendo nel contempo la crescita del finanziamento privato.

Per raggiungere questi obiettivi e' previsto un processo di graduale trasformazione in associazione privata di interesse pubblico, cosi' come previsto in tutti i Paesi europei, distinto in tre fasi. Nel corso della prima fase, che si conclude il 31 dicembre 2013, in cui cessa il commissariamento, la CRI assume un ordinamento democratico provvisorio e si predispongono gli atti preparatori alla fase successiva.

La seconda fase, che avrà inizio a gennaio 2014, porta alla costituzione di una nuova associazione privata di interesse pubblico della CRI, da qualificarsi come associazione di promozione sociale. A questa si trasferiscono tutti i compiti svolti prevalentemente da volontari, mentre l'''Ente Croce Rossa'' rimane limitato, cambiando denominazione, a funzioni di supporto tecnico-logistico dell'attivita' dell'Associazione. Durante questa fase il nuovo Ente gestisce il patrimonio per ripianare i debiti e provvede a ricollocare il personale in eccedenza (salvo quello assunto con contratto di diritto privato dall'Associazione). La terza fase, che iniziera' a gennaio 2016, prevede la soppressione e messa in liquidazione dell'''Ente'', mentre all'Associazione sono trasferite tutte le funzioni attualmente esercitate dalla CRI in qualita' di ente pubblico.